lunedì 31 ottobre 2016

Un film per Halloween

THE WITCH
di Robert Eggers
(2015)


Per festeggiare Halloween propongo l’horror più interessante visto quest’anno, che magari non eccellerà a livello di splatter o salti sul divano, ma senza dubbio riserverà allo spettatore un’inquietudine profonda, insinuante e sottile, che non se ne andrà con il the end, ma resterà lì, sospesa, a rimescolargli piacevolmente le viscere e a gelargli il cervello.
Trattasi dunque di un film particolare, sul tema delle streghe, come rivela il titolo, ma anche sulla paura e sulla corruzione dell’anima…
L’ambientazione è storica. Siamo infatti nell’America puritana del 1600, tra estremismo religioso, miseria e superstizione, e seguiamo le peripezie di questa povera e numerosa famiglia, allontanata dalla comunità a causa dell’eccessivo rigore del padre, e trasferitasi quindi al limitare della foresta.
Dove abita una strega malvagia.
Noi sappiamo che c’è e in una delle prime sequenze l’orribile megera fa sparire il bimbo più piccolo, ancora in fasce, e lo utilizza in uno dei suoi macabri riti per recuperare la giovinezza e la bellezza perdute.
In seguito, com’è logico, i destini della famiglia sono destinati a peggiorare…
Ma il bello è che, sebbene, lo ribadisco, noi sappiamo della strega e l’abbiamo altresì vista all’opera, scambieremo per panico, ossessione, e paranoia tante delle accuse che genitori e figli si scaglieranno successivamente nell’ambito della pellicola… Sia quelle infondate, sia quelle che poi, a sorpresa, si riveleranno non essere tali.
Il climax è notevole e si arriva presto alla claustrofobia conclamata, ma è il dubbio – nostro come dei protagonisti – che ci impedisce di fidarci di chiunque e dei nostri sensi a farla da padrone e a rendere la trama indimenticabile imponendoci, per giunta, di stare sempre sulle spine.
Alcune scene ci rimarranno impresse, così come gli odiosi gemellini, la capra Black Philip, e la terribile e ingiusta madre (Kate Dickie, già vista ne “Il Trono di Spade”)… Ma soprattutto ci rimarrà nel cuore Thomasin (Anya Taylor-Joy) la bellissima, giovane protagonista.
Che ci colpirà per buon senso, purezza e innocenza.

E per quelle che saranno le sue, in un certo qual modo inevitabili, determinazioni finali.

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