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lunedì 22 marzo 2021

Un difficile parto libresco

 CATARSI

Quando il titolo dice tutto.

Ho scritto questo romanzo nell’agosto 2018. E poi l’ho riscritto nell’agosto 2019, passando da una moltitudine di soggettive vere e proprie ad una narrazione più uniforme, tutta in terza persona. L’ho consegnato definitivamente a MPM (dopo una marea di riletture) il 14 marzo 2020 – me lo ricordo perché avevo iniziato il Lockdown due giorni prima -  E MPM (che in mezzo ha pure editato il cartaceo dei Raccontini Malati) ci ha lavorato fino ad ora, nei ritagli di tempo.

Insomma, mai parto libresco è stato più difficile, almeno per me. 

Ecco perché il titolo dice tutto: perché per la mia persona è catartico di nome e di fatto.

E dunque?

E dunque è il quinto e penultimo libro della Saga delle Fanciulle del Mare. Gabriel e Gaelle fanno ritorno a Finale-du-Sud, riunendosi ai Gaumont-Mercier, e tutti insieme raggiungono i Senza Vincoli alle Spelonche, preparandosi alla battaglia...

È un romanzo più tradizionale dei precedenti, per impostazione e per tematica, e cominciano ad emergere un po’ di verità: sulla Setta di Adonai, innanzitutto, ma anche sulle Sibille e i loro scopi… Senza dimenticare René (che poi è il mio personaggio preferito) ora Generale Stevenson. 

Non rivelo altro sulla trama, sappiate solo che, come per i precedenti capitoli, al momento uscirà solo l’eBook, di cui, se MPM è stato bravo, troverete il solito link qui accanto. 

Auspico di poter proporre, all’incirca attorno al mese di ottobre, l’edizione cartacea di “Corpi Nudi”, e poi, a seguire, gli altri titoli, della Saga e non.

Già che sono in vena di comunicazioni di servizio, vi annuncio che il 13 aprile, invece, spero che escano le Fiabette Sfigate, questa volta nella doppia versione cartacea ed eBook. Ma ve ne darò conferma.

Baci tutti.

E Ragnosità.


PS

Quest’estate dovrei riuscire a dedicare il mese di agosto al tomo finale della saga, ovvero “Il Segreto del Sangue”.

Vi terrò aggiornati.

Il libro che qualunque fanciulla vorrebbe leggere!

 NASCOSTO ALL'UMANITA'

di Maria Testaverde

Romance d'avventura: non il mio genere, ormai si sa.

Però.

Però, cavoli, questo è il libro che qualunque fanciulla vorrebbe leggere! Descrive un sentimento assoluto, totalizzante, con un eroe bello e dannato, fondamentalmente incolpevole e comunque redento dall'amore, carico di testosterone e maschia passione tracimante, che, già che c'è, ci delizia con meravigliose citazione letterarie, che vanno da Dante a Shakespeare, passando per Omero... Il romanzo, però, sfrondato di tutte le  possibili parti noiose, inanella drammi vertiginosi, che, pur correndo sempre sul filo della tensione (si comincia con un bell'omicidio), più che altro fanno da scenario all'assolutezza di questo sentimento atomico, sensuale, lasciato apposta a rosolare per renderlo più cocente, tanto che spazzerà via tutto il resto. 

Il libro è esagerato, esagerato in tutto, ma in modo così accelerato e categorico da rinfocolare la sua coerenza interna, che finisce per trasfondersi in una vivacità senza pari: tutto è succoso, denso di aromi, come i tasselli di un sogno...

La cosa che più ho apprezzato, però, è lo stile dell'autrice, perfettamente in sintonia con il contenuto: perentorio, incalzante, cristallino, pervaso da un magnetismo imperativo e risoluto che alla fine di ogni paragrafo pare dire: “Tié, incarta e porta a casa!”, regalandoci, peraltro, alcune frasi bellissime, che risplendono, definendo i cardini della propria weltanschauung. 

La verità è che avrei letto volentieri il romanzo anche solo per le descrizioni magnifiche degli ambienti, sempre intese come proiezioni spaziali della personalità dei personaggi, e poi per la città di Napoli, resa con un affetto estremo, anche se poi si finisce per girare un bel po'.

Curiosità: i miei preferiti non sono i fighissimi protagonisti, Hector e Martina, ma i deliziosi e più stagionati comprimari, Alain ed Elsa. 

Curiosità bis: l'autrice è la sorella del nostro adorabile @ft.leo.37 , autore di “Conserva Indifferenziata”, mentre la copertina è del fratello scrittore e artista @gianluca.testaverde , già autore de “Il giocattolaio e altri deliri”.    

Se volete comprare il libro, provate ad interpellare il primo su Instagram!