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mercoledì 29 aprile 2020

Questo non è un Romance

BULLA
di KiarAmaly 
(su Ig @kiaramaly)


Niente, ormai sono in versione Instagrammosa e produco un nuovo post praticamente solo se devo recensire una persona che mi piace. E questa fanciulla mi piace. 
Se vi manco, fatevi un account e cercate @sognidiragni. Sulla mia pagina troverete un po' di ricicli, ma non solo. ...Non siete social? Lo pensavo anche io. Ora vivo su Ig. Che, come dissi recentemente in una conversazione tra bookstagrammer che adoro, è praticamente uguale a Westworld, ma senza gli audioanimatroni. 
Comunque... veniamo a “Bulla”:
Lo stile è limpido, perentorio, duro. 
Del resto, questo non è un Romance, checché si dica.
Non proprio.
E non solo per via del tema del bullismo, che, al di là di tutto, è interessante in sé per sé, ed affrontato non solo dalla parte della vittima, ma anche del carnefice.
In modo secco, drastico. Quasi sadico, a volte. 
Ma non tanto verso i bullizzati, quanto nei confronti di 'sta povera bulla, con la sua lucida e desolazione interiore. Perché sì, vincente o meno, la Regina suscita una pena profonda e grande costernazione.
L'elemento che ho preferito, tuttavia, è l'unità temporale attraverso cui si dipana la trama.
Perché mi ha sorpresa.
Mi aspettavo un arco narrativo diverso, circoscritto in altro modo. 
Ma è meglio così: permette di cogliere più sfumature e dà spazio alle evoluzioni, alle metamorfosi, che attraverso cambiamenti più o meno importanti rimarcano i caratteri dei personaggi e la loro tridimensionalità, ma altresì la mutevolezza di ciascuno in rapporto al prossimo e agli eventi di cui sono parte, o addirittura appena un riflesso o un danno collaterale.
E sotto sotto sembra dire: al diavolo, questo non è un racconto di fantasia. Questa è la vita. E funziona così, quindi zitti e ascoltate. Non vi darò ciò che volete. Non vi darò ciò che pensate sarà. Vi darò altro. E voi ve lo prenderete.
E poi... e poi ci sono i personaggi.
Che sembrano stereotipati, ma non lo sono e devono essere colti nel loro percorso di crescita, anziché fotografati in un singolo istante.
Perché non sono sempre uguali.
Sebbene, dico la verità, Chiara, la protagonista, mi sia antipatica.
E pure Juan, il protagonista maschile. 
Che muoiano entrambi. 
Per forza, perché a me piace Dora.
Prima e dopo.
Sempre.
Dora è deliziosa. 
E ora mi devo mordere la lingua, o vado giù di spoiler.
Comunque, ribadisco: non lasciatevi scoraggiare dall'etichetta.
L'idea di un Romance scoraggia anche me.
Questo non è un Romance.
E' un romanzo con dell'amore contrastato, ma non soltanto.
È narrativa.