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lunedì 24 maggio 2021

La scoperta di sé

 VARIAZIONE 

di Roberta Capriglione

(su Instagram @rcapriglione_autrice) 

Un romanzo di rinascita, che ti arriva subito al cuore, e ti salva, anche se la tua vita ti piace esattamente com'è, insegnandoti il valore di un sorriso, di una parola gentile, nonché l'importanza della fiducia in se stessi e nei propri sogni.

Sembrano concetti scontati in un libro, quasi ovvi, ma non lo sono quando si scontrano con la realtà.

Ed è proprio questo il punto: qui nella realtà ci siamo, immersi fino al collo... In quella di Viola, quarantenne schiacciata dalla sua stessa quotidianità, dal grigiume e dall'insoddisfazione in cui lei ha lasciato che si appiattissero i suoi sogni di gioventù, senza legami veri e soddisfacenti, senza ambizioni... Fino a che non le giunge uno strano invito direttamente dal passato. Da un suo compagno di Liceo, Stefano, strambo quanto interessante, che non vede da oltre vent'anni.

Può sembrare un romance, ma è narrativa. 

Lo è per come analizza gli stati d'animo della protagonista, perché è più improntato alla scoperta di sé che al romanticismo, per la squisita e ordinaria quotidianità di cui è intriso, che non sa di favoletta posticcia, e per come rifiuta di dare in pasto al lettore quello che sotto sotto – per quanto gli scocci ammetterlo – il lettore vorrebbe...

Se mi è piaciuto?

Sì, parecchio.

Mi ha intrattenuta, fatto riflettere, e... spinta a parlare da sola... Sì, perché mentre lo leggevo mi capitava di interrompermi per questionare con Viola! Che è una brava ragazza, intendiamoci, ma così viva che non potevo esimermi da darle la mia opinione ogni volta che prendeva una decisione o elaborava un pensiero. Come se fosse una mia amica. Una di quelle che ogni tanto hanno bisogno di una tirata d'orecchie.

Ottimo per l'intrattenimento, ottimo per il confronto con se stessi, che automaticamente instilla. 

E per le porte che, premurosamente, apre per noi.

Un saggio filosofico

 LA FUGA DEGLI DEI

di Chiara Gianni Ardic

(su Instagram @mamma_bookita) 

Mito, matriarcato e immagine in Ludwing Klages.

Che io manco sapevo chi fosse.

Né conoscevo Bachofen, Reventlow o Schuler.

Solo Stefan George, e giusto di nome.

Ma sono felice di aver rimediato, almeno un po'.

Ho amato questo saggio: la sua prospettiva femminista e la capacità di rivoluzionarla, nei miei stessi modi di intenderla, a partire dal concetto di maternità, che a me è sempre parsa una gran fregatura da evitare come la peste, e questo nonostante adori i bambini (ma solo degli altri), e che qui, invece, assume tutt'altra fascinosa prospettiva. Ho amato Bachofen, la storia dei poeti Cosmici, e ancora di più l'interpretazione del mito di Ulisse e delle Sirene nella versione kafkiana (da brivido)... 

Certo, ogni due per tre dovevo cercarmi qualcosa su Wikipedia (un nome, una corrente artistica..), e di sicuro per una cosa che ho afferrato me ne sono sfuggite tre. Ma è stato un godimento leggerlo, altamente stimolante! Pieno di tesi, interrogativi, di antitesi e ribaltamenti... Foriero di un sacco di spunti, di curiosità. Di veli di Maya da scostare. 

È un saggio filosofico, ma si legge come un romanzo, grazie allo stile diretto e categorico dell'autrice, che va subito al sodo e incentiva il lettore permettendogli di concentrarsi esclusivamente sui contenuti. 

Che sono tanti, ricchi, non troppo sfruttati, ma meravigliosi da scoprire, non solo intellettualmente, ma sotto il profilo umano. Perché ti senti più vivo mentre ti fai guidare nei loro meandri, avverti l'incanto e la sacralità, senti la bellezza scorrerti attorno e ti sembra che il mondo sia più nouminoso, più prismatico. 

E come ogni volume di pregio, quando l'hai finito ti dà ancora di più, per tutto quello che ti risveglia dentro. Perché non è solo un libro, ma un'esperienza!

Grazie mille, Chiara!

La tizianità

 SCINTILLE DI UN'ALTRA ESISTENZA 

di T. C. White

(su Instagram @t.c.white) 

C'è una cosa che ho imparato su Instagram, ed è che se la persona che ha scritto il libro mi piace, inevitabilmente mi piace il suo libro – qualunque genere sia –, per tutto quello che ci vedo riflesso di lei. È una regola senza eccezioni, perché un autore in un libro mette se stesso. 

E Tiziana... be' mi piace da morire (in realtà varrebbe anche solo la pena raccontare come ci siamo conosciute perché è stato fantastico, lei è stata fantastica, e ogni volta che ci penso mi viene da sorridere fantasticamente...), quindi cambia poco che abbia scritto un romance, perché l'ho adorato.

Adorato, sì.

Che poi... è proprio un romance?

C'è una punta di storico, una di frizzante erotismo, ma soprattutto... di fisica quantistica. 

Fisica quantistica, già. 

Perfettamente amalgamata alla trama, ma essenziale per giustificare certe dinamiche comportamentali, che, diversamente, troverei in contrasto con il mio stesso essere, ma che così, invece, sono una bomba!!! Logiche, inoppugnabili, geniali. E meravigliosamente sconcertanti per quanto diventano naturali una volta svelato l'arcano. 

In effetti, quella alla base è un'idea che mi ha entusiasmata non poco e che è il punto di forza del libro... Uno dei tre.

Gli altri due sono la “tizianità” e lo stile. 

Che è fresco e lineare, scorrevole, rilassante, ma di una contezza micidiale, in cui ogni aggettivo contribuisce a creare un'atmosfera fiabesca, ma ancorata alla realtà, e che pure è molto di più. Sul momento non te ne accorgi nemmeno, perché è semplice e insinuante, e ti sembra un romanzo come gli altri. Ma poi vorresti durasse per sempre. E la lettura è così agevole e fluida che sono riuscita a terminarlo benché sia un eBook – il primo della mia vita – perché ad ogni riga dicevo a me stessa: dai, ancora una... Una sola. Che poi diventava la successiva.

E poi, sì, c'è la “tizianità”. 

Non saprei in che altro modo definire questo mix di luce e di dolcezza, di positività estrema, di panteismo e universalità, che prima permea la storia e poi permea te, rischiarandoti dall'interno. Non che non succedano cose brutte... Succedono, e vengono chiamate col loro nome. Ma vengono affrontate in un modo che comunque riesce a trasmettere forza, coraggio e felicità... Che restano. A prescindere da come finiscono, anche mentre tutto è nero. E sanno di trascendenza.      

Insomma, Tiziana mia... Voglio il cartaceo. Lo so che al momento non esiste, ma ti prego, fammelo! Ormai questo libro non è solo tuo, è un pezzetto di me, e lo voglio di carta! Per favore!!!