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lunedì 24 maggio 2021

Un saggio filosofico

 LA FUGA DEGLI DEI

di Chiara Gianni Ardic

(su Instagram @mamma_bookita) 

Mito, matriarcato e immagine in Ludwing Klages.

Che io manco sapevo chi fosse.

Né conoscevo Bachofen, Reventlow o Schuler.

Solo Stefan George, e giusto di nome.

Ma sono felice di aver rimediato, almeno un po'.

Ho amato questo saggio: la sua prospettiva femminista e la capacità di rivoluzionarla, nei miei stessi modi di intenderla, a partire dal concetto di maternità, che a me è sempre parsa una gran fregatura da evitare come la peste, e questo nonostante adori i bambini (ma solo degli altri), e che qui, invece, assume tutt'altra fascinosa prospettiva. Ho amato Bachofen, la storia dei poeti Cosmici, e ancora di più l'interpretazione del mito di Ulisse e delle Sirene nella versione kafkiana (da brivido)... 

Certo, ogni due per tre dovevo cercarmi qualcosa su Wikipedia (un nome, una corrente artistica..), e di sicuro per una cosa che ho afferrato me ne sono sfuggite tre. Ma è stato un godimento leggerlo, altamente stimolante! Pieno di tesi, interrogativi, di antitesi e ribaltamenti... Foriero di un sacco di spunti, di curiosità. Di veli di Maya da scostare. 

È un saggio filosofico, ma si legge come un romanzo, grazie allo stile diretto e categorico dell'autrice, che va subito al sodo e incentiva il lettore permettendogli di concentrarsi esclusivamente sui contenuti. 

Che sono tanti, ricchi, non troppo sfruttati, ma meravigliosi da scoprire, non solo intellettualmente, ma sotto il profilo umano. Perché ti senti più vivo mentre ti fai guidare nei loro meandri, avverti l'incanto e la sacralità, senti la bellezza scorrerti attorno e ti sembra che il mondo sia più nouminoso, più prismatico. 

E come ogni volume di pregio, quando l'hai finito ti dà ancora di più, per tutto quello che ti risveglia dentro. Perché non è solo un libro, ma un'esperienza!

Grazie mille, Chiara!

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