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venerdì 13 marzo 2020

Una stratificazione di misteri

SUL VIALE DELLE OMBRE
di Enrico Scebba
(su Ig @enricoscebba)


Lo so... E' da una vita che non posto, e se lo faccio ora non è per la faccenda del Coronavirus, che al momento sto cercando di tenere lontano dai miei pensieri. Del resto, MPM lo ha sempre detto: sei talmente sconnessa dalla realtà che se dovesse capitare qualche catastrofe a livello mondiale tu, bel bella, continueresti a dissertare di libri come se niente fosse. Esatto. Proprio così. Non intendo parlare di come tutto andrà male o bene. Non intendo parlarne proprio. E in fondo l'ho sempre dichiarato: la realtà è bandita da qui, perciò lasciatemi nella mia bolla di felicità apparente e non me la scoppiate.
Almeno finché non mi ammalo o si ammala MPM. O un'altra persona cara. O arrivano gli zombi. Lasciate che viva a modo mio la quarantena.

In quanto al volume in questione, invece, sappiate che non è di una persona qualsiasi, ma di un valente bookstagrammer, che, tra l'altro, mi ha fatto una dedica bellissima. Questo è il suo romanzo d'esordio, primo di una trilogia che spero di poter continuare a leggere al più presto. 

Et voilà, la recensione (sono schematica perché da qui in giù riporto tutto su Ig, e vorrei evitare troppe cesure o disarmonie):
Ebbene, non sembra il lavoro di un esordiente, men che meno di un esordiente giovane (Enrico è dell'89). Sia lo stile che i contenuti, infatti, vantano un'impostazione molto classica, in linea con quella dei Maestri del Gotico, e in particolare ricordano Dracula e Frankestein, con il loro gravame esistenziale ed il sottotesto romantico (in senso storico), che pulsano sotto la trama principale, imperniata sui colpi di scena e l'intrattenimento. Il pregio maggiore, peraltro, è dato dalla potenza evocativa delle descrizioni, sempre molto dettagliate e precise, che si riflettono sull'atmosfera malsana, suggestiva e ricercata, fondamentalmente fredda, ma avvolgente e piena di riverberi e di echi sussurrati, che continuano a bisbigliarti nelle orecchie dopo che la lettura è terminata. Atmosfera che viene costruita gradualmente, attraverso piccole addizioni, con calibrata abilità, talvolta alleggerita dai dialoghi, nel complesso abbastanza frequenti, che però, in altre occasioni, contribuiscono ad accentuare la tensione e il senso di malessere. La scrittura, sebbene ricca e dal frasario variegato, con una punta di ricercata ridondanza, è scorrevole e rapida, e, lungi dallo scadere in vuoti manierismi, è sempre al servizio dell'azione.
L'impegno e la cura sono evidenti, ed è chiaro che l'autore si è documentato tantissimo, oltre ad essere estremamente scrupoloso. Ma soprattutto innamorato della sua terra. La meravigliosa Villa Phalagon, il luogo principale dove è ambientato il romanzo, nonché suo centro nevralgico, edificato su segreti tremendi ed una stratificazione di misteri, è ispirato a Villa Palagonia di Bagheria. Che, già dopo la prefazione vorremmo ardentemente visitare.  
Quindi, che dire ancora? Complimenti ad Enrico!!! 

E, infine, grazie al prode @sandro_caricato, che si è prestato a condividere la lettura (nonostante sia una brutta e svergognata persona dagli innumerevoli e gravi difetti), rendendo l'esperienza ancora più densa e stimolante grazie al confronto.  E se volete farne uno anche voi... be', ha postato anche lui la sua recensione sul libro... Che mi è piaciuta parecchio, a dispetto della sua perfidia (bleeeeeeee!). 

P.S.
Ovviamente considero Katie una sgualdrinella ipocrita e smorfiosa, Steven e John due arroganti bellimbusti, mentre amo Carl con tutto il cuore, dal primo istante in cui è comparso. I love you, Carl!!! Enrico, mettici una buona parola tu!

4 commenti:

  1. Ti ringrazio infinitamente per aver letto il mio romanzo e per questa bellissima recensione che grazie al tuo linguaggio riesce ad esprimere anche i lati più sottili del mio romanzo, senza peró fare alcuno spoiler �� per il resto mi hai fatto molto sorridere con le tue opinioni sui personaggi e ti perchè no... Magari un giorno Carl busserà alla tua porta ������

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  2. Grazie a Te, Enrico. Mi sono divertita un sacco!

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  3. Mi hai incuriosito molto, complimenti a questo autore per questo esordio :)

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  4. Ho letto anche io il romanzo di Enrico Scebba e non vedo l'ora esca il seguito. Veramente un bel lavoro d'esordio!

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