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mercoledì 29 gennaio 2020

Lungimirante e moderno

IL DIARIO DI ADAMO ED EVA
di Mark Twain


Una sorta di racconto doppio, in cui si narra la stessa cosa (la vita nell'Eden) da due punti di vista opposti e speculari. 
Quello di Adamo, e quello di Eva, naturalmente. 
Archetipo di uomini e donne, vengono messi a confronto, in modo buffo e divertente, leggero, comparati, regalandoci qualche sorriso e qualche spunto di riflessione.
Dico la verità, però, trattandosi di Mark Twain, mi aspettavo di più.
L’idea di base è deliziosa e resa con efficacia, ma a tratti il ritmo rallenta un po’, inoltre, per quanto mi riguarda, mi aspettavo più contrasti, più verve. E un finale meno buonista. 
E non è che mi dispiaccia, in realtà, il fatto che lo sia. Non è stucchevole e ne riconosco la dolcezza.
Ma credevo che avrei riso, e non solo sorriso.
Che ci sarebbe stata qualche strigliata in più.
E che la lettura sarebbe stata più incalzante, più serrata.
Ma anche più armonica. 
E più sottile.
Più ironica.
Nel complesso, però, si tratta di una lettura gradevole, composta di appena settanta paginette scritte larghe, e quindi molto breve.
Non richiede molto al lettore, e di certo riesce a solleticarlo.
La parte mitologica, però (che mi avrebbe affascinata parecchio) non è più di tanto approfondita. Qualche riferimento c’è, e ben mirato, ma in realtà Adamo ed Eva sono più che altro occasione, e su tante questioni si glissa. I protagonisti potrebbero quasi essere Gigino e Gigetta, per dire, nell'isola deserta.
Perché la parte che interessava a Twain era questa: come vede la realtà e come ci si approccia lui (passivo, placido, silenzioso), e come vede la realtà e come ci si approccia lei (curiosa, attiva, ciarliera). E, come si comportano insieme, come reagiscono l’uno all'altra. Deflagrando, ma anche amandosi, loro malgrado.
Però, ho trovato interessante la “rappresentazione del serpente”. O “della mela”, se si preferisce. Nel senso che qui, al posto della disubbidienza di Eva, abbiamo piuttosto la sete di conoscenza, descritta in una prospettiva scientifica: fatta di osservazione, tassonomia ed esperimenti.
Ecco questo mi è piaciuto, invece, e l’ho trovato eccezionalmente lungimirante e moderno.
A proposito, benché lo scrittore sia evidentemente un uomo, l’opera non è misogina, anzi, oserei dire che tutto sommato Eva ne esce meglio di Adamo. Ma anche lui, in fondo, non è poi così male.

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