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venerdì 3 gennaio 2020

OTTA AWARDS 2019 - III

OTTA AWARDS 2019
LIBRI SAGGI E ALTRO

Parto in quarta, saltando i convenevoli, con l'ultima sezione dedicata ai libri (ma lunedì ci saranno i fumetti)...

L'Otta Award giornalistico va, nell'ordine, a: 
1) “Underground” di Haruki Murakami, multisfaccettato e insolito, sull'episodio dell'attentato con il Sarin nella Metropolitana di Tokyo.  
2) “Intervista con la Storia” di Oriana Fallaci. Intenso.
3) “Fuga dal campo 14” di Blaine Harden, allucinante, specie nella prima parte.

Nell'ambito saggi vari, invece, troviamo: 
1) (Mitologia) Mythos di Stephen Fry: spiritoso, spumeggiante ed esauriente.
2) (Bibliografia) La Biblioteca di Casa di Enrico Guida. Semplicemente godereccio.
3) (Letteratura) Guida alla Letteratura Tedesca della Odoya. Divulgativa e piena di spunti di lettura.
4) (Psicologia) Il declino della violenza di Steven Pinker. Apparentemente un mattonazzo di quasi mille pagine scritte piccole. In realtà si legge velocemente, e si aggiudica pure il Premio Colica Renale, per la prima parte.
5) (Semeiotica?) Sei passeggiate nei boschi narrativi di Umberto Eco. Per sollazzarsi lo spirito.

In materia fumettistica:
A pari merito: Dylan Dog index 1-25 di F. Manetti e N. Magnolia, per i nostalgici, e gli emozionanti L'incredibile Marvel e La grandiosa DC Comics, entrambi Comicon. 

Su cinema e Serie Tv, vincono:
1) Visioni dell'apocalisse, della Mimesis, molto accurato;
2) Piccola enciclopedia degli ultracorpi sui B-Movies Americani anni 50 di A. Pallotta, con paragoni da morir dal ridere.
3) Star Wars anno per anno – storia di una saga. Di parte, ma pieno di dettagli.


    In ultimo, ma non ultimo, menzione d'onore allo stramitico Il mio terzo Dizionario delle Serie Tv Cult di Matteo Marino, che non è al primo posto solo perché devo ancora finirlo e quindi risulta fuori categoria. 

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