FOLLIE DI PENSIERI PELLEGRINI
di Ylenia Lombardo
(su Ig @Ylebooks)
Come dice la stessa Ylenia nella sua bellissima dedica, un libro è un pezzetto di anima. E questa è la sua.
Un'anima molto più complessa di come sono abituata ad intuirla su Instagram.
Non una tenerissima mamma, ma una donna passionale, sensuale, che dentro di sé cela enormi boati e immensi sussurri intrisi di tristezza.
Ci sono ricordi e rimpianti, ma quel che avverto più forte è il Desiderio.
Di amare ed essere amata, di rincorrere ciò che è stato, e di rinnovare il proprio sentire, pur nella consapevolezza della sua impossibilità, che tuttavia Ylenia riesce ad eternizzare.
Nel dolore, e nella verità.
Che diventa illusione, mentre riscatta se stesso attraverso il ricordo di ciò che non è più. Ma che, in parallelo ritorna più vero, più forte, puro come non mai, attraverso la perentorietà ialina dei versi.
Che sono semplici, immediati, tumultuosi e impavidi, adatti persino a chi mi dice: “io non amo la poesia perché non la capisco”.
Qui si capisce tutto, non c'è possibilità di fraintendere o di incespicare.
Non c'è possibilità di non amare.
Ylenia ci prende per mano: il fraseggio è semplice, la sintassi chiara e lineare.
Ma il messaggio è intenso, e a volte brucia, altre si scioglie nel disgelo dei sentimenti.
Da leggere lentamente, a voce alta.
E poi da rileggere.
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