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lunedì 7 giugno 2021

Nell'abisso

 AL LIMITE DEL SOGNO

di Carlotta Amerio

Inizia quasi come un fantasy, con una studentessa universitaria, la sua routine, i suoi amici e dei sogni misteriosi... Poi somiglia sempre di più ad un horror, con qualche strizzata d'occhio a Freddy Krueger, ed infine svela se stesso, diventando vero, terribilmente, più di quanto mi sarei aspettata. I temi affrontati, infatti, sono importantissimi, reali, e dal sapore sempre più amaro e concreto (pedofilia, droga, prostituzione). 

Ma non spaventatevi, questo libro non distrugge la speranza, cerca solo di renderci più consapevoli e, forse, più attenti a noi stessi e agli altri.

Il romanzo è imperfetto: alcuni sviluppi sono troppo rapidi, non sufficientemente giustificati sotto il profilo psicologico, con qualche piccolo salto logico, specie nella seconda parte...  

Eppure... 

Eppure ne ho amato l'asciuttezza architettonica, l'assenza di fronzoli e lo stile colloquiale e diretto. Così come ho adorato la narrazione in prima persona, fresca, pulita, levigata, più improntata ai fatti che agli stati d'animo, che, in questo modo, dato il contesto, anziché risultare frustrante ed emotivamente fastidiosa, se non addirittura claustrofobica, come sarebbe stato naturale, si è invece rivelata tenerissima ed ingenua, tanto che non mi ha indotta a puntare il dito contro la protagonista, che in teoria se lo sarebbe meritato, ma mi ha costretta, mio malgrado, ad immedesimarmi e ad affezionarmi a lei, seguendone con partecipazione le vicende.   

Per quanto si scendesse nell'abisso, infatti, leggere non è mai diventato spiacevole, e la voglia di andare avanti è sempre stata preponderante rispetto al disagio che il romanzo cerca di trasmettere.       

Quindi, sì, è imperfetto... Ma sono contenta che lo sia.

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