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domenica 12 marzo 2023

Una tensione sottile

LAYLA

di Massimo Piccolo

Su Instagram @macxpi

Un libro scritto molto bene, fluido, con una sua irruenza di fondo, una vena di mistero ed una di soprannaturale, piuttosto marcata, ma abilmente giocata sull’ambiguità. 

La trama è permeata da una tensione sottile, che, a poco a poco, si fa sempre più insinuante, regalando persino qualche brivido, specie verso il finale, diverso da quello che ci si aspetterebbe e piacevolmente originale, con un bel colpo di scena.

Insomma, un romanzo con le carte in regola per intrattenere, ma, grazie alla moltitudine dei temi toccati e al capillare approfondimento psicologico dei personaggi, perfetto per aiutarci ad andare oltre la superficie delle cose, dei sentimenti, della apparente linearità delle situazioni, nonché foriero di spunti stimolanti, per riflettere e discutere, dai disturbi alimentari alla solitudine, passando per il disagio adolescenziale ed abusi di vario genere.

La narrazione risulta piacevolmente spezzettata, moltiplicata dai punti di vista, come a formare un dipinto composto da una successione di pennellate sparse, che man mano si aggregano senza forzature. 

Racconta, in particolare, di un’amicizia e delle sue dinamiche e criticità, dei suoi sviluppi, dando luogo ad una rappresentazione autentica e straordinariamente genuina dei liceali di oggi. 

La forma dialogica prevale spesso, alternata a pagine di blog e chat, e la lettura risulta rapida e variegata, godibile per stile, ritmo e contenuti, per quanto, a volte, richieda di rallentare, di prendere un respiro e di mettere insieme i fatti, le domande, i punti fermi.     

Ringrazio l’autore per avermi dato l’opportunità di leggerlo, è stato un piacere!

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