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sabato 2 gennaio 2021

OTTA AWARDS 2020 (I)

 OTTA AWARDS 2020

ROMANZI


Per chi non lo sapesse, Otta sono io e gli Otta Awards sono i premi che assegno ogni gennaio nell'ambito delle categorie culturali che prediligo, riferite all'anno appena trascorso. 

Non c'è bisogno che mi diciate che sono egocentrica o pazza: lo so già, ed è esattamente così che voglio essere.

Sia come sia, un tempo gli Otta Awards comprendevano film e Serie Tv, ma quest'anno ci accontenteremo di: Romanzi, Romanzi di Autori Emergenti/Esordienti/Instagrammosi o come volete chiamarli, Altri Libri, Fumetti. Quindi ho snellito anche la categoria librosa, pur aggiungendo un tassello.   

Orbene... 

Nel 2020 ho letto un totale 141 libri (e ne ho una sessantina abbondante in lettura, che però sono fuori gioco), senza contare le graphic novel. Si potrebbe dire grazie al Lockdown, dato che l'anno scorso avevo letto solo 125 libri... Ma la realtà è che invece ho passato quasi tutta la quarantena a scrivere, quindi, se il numero dei volumi letti è aumentato, è perché è tragicamente diminuito quello delle graphic novel: 117 contro le 165 del 2019. Pazienza, il tempo è quello che è.

Oggi, ROMANZI:


Vincitore indiscusso e sovrano senza limiti e senza paragoni è “ALLA FINE JOHN MUORE” di David Wong. È originalissimo, nonostante i richiami lovecraftiani, e, soprattutto, divertente da morire e scritto divinamente, con un'ironia scanzonata e pungente che ci delizia persino nei momenti peggiori. Che ci sono. In senso drammatico e in senso trucido. Ma, Dio, quanto, quanto sono belli!!!  

Al secondo posto, mio malgrado, insieme all'Otta Award per la Devastazione, piazzo “L'ESTATE CHE SCIOLSE OGNI COSA” di Tiffany McDaniels, consigliatomi dal mio fegatino di rana preferito, @sandro_caricato. Che durante la lettura ho desiderato più volte di uccidere. Che a fine lettura ho malamente sgridato. E che ora ringrazio. Perché questo è un libro devastante, che ti strappa via la felicità dalle ossa e ti riempie lo stomaco di sconforto e dolore... Ma è anche bellissimo, e ti ammalia, ti fa crescere e riflettere... Appena posso farò uno straccio di recensione. 


Si aggiudica il terzo posto: “AMY E ISABELLE” di Elizabeth Strout. Che invece ho recensito, se non qui, sul blog. Quindi non dico altro. Salvo... Wow! Intenso!

E ci sarebbero altre menzioni da fare, ma i caratteri sono pochi, perciò mi limito al “Premio Speciale Carnalità” che, a sorpresa (mia, soprattutto) si becca “NEVERNIGHT” di Jay Kristoff, per cui devo ringraziare uno dei miei due guru fantasy, ossia @_hekate_by_kam. La trilogia non mi ha convinta del tutto, la fine è pessima e ci sono molti scivoloni... Ma, ehi, spacca! 

A domani con gli esordienti!

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