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lunedì 10 aprile 2023

Sensibilizza, senza essere pedante

 GATTALAND

di @fabiosuraci

e con le traduzioni di @emozionibru

La storia simpatica e divertente, con sottili virate urban fantasy e un tocco autoironico – a partire dal nome della protagonista, l'improbabile Mya Gola, dalle peculiarità ancora più improbabili – di come nasce una colonia felina.

È un romanzo breve, scorrevole, che si legge volentieri, intrattiene, e a tratti strappa una risata (specie quando parla Romano, il gatto che si esprime in dialetto... romano, appunto, che, ammettiamolo, è quello con le battute migliori) o un moto di indignazione, ma soprattutto sensibilizza, senza essere pedante, in merito a temi importanti e attuali, in particolare il rispetto per gli animali, ma pure in ordine ad altre meno eclatanti – ma sempre degne di nota – quali, ad esempio, il luogo in cui è preferibile posizionare la lettiera dal punto di vista di un gatto.

In linea di massima, il registro è leggero, a volte spassoso, ma ci sono momenti in cui   il testo arriva ad emozionare, sfiorando l'epicità, per il senso di comunità che trasmette, di amore, di meraviglia, di collaborazione, aiutandoci a comprendere quanto sia difficoltoso, ma foriero di soddisfazioni e di gioia, costruire insieme qualcosa di utile a tutti, umani e non.

Il percorso non è facile, servono dedizione, spirito di sacrificio, ma anche inventiva e un po' di fortuna. Ma quanto ci fanno sentire bene dopo, e durante, infondendoci la sensazione di aver davvero fatto qualcosa di buono e necessario, di giusto, di bello. Persino se non si ha partecipato davvero, ma ci si è limitati a leggere.

In ultimo, segnalo che il volume è impreziosito da stupende immagini di gatti in bianco e nero, straordinariamente espressive, e che le traduzioni in dialetto romano sono, appunto, della mia adorata @emozionibru, che ringrazio per il dolcissimo regalo.

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