FLUIR DI FIUME
di @mitariotto
Amato.
Per il cuore, soprattutto.
Qui ce n’è tanto, e non è facile scrivere in modo così sincero: si tende a mentire persino a se stessi, abbellendo, omettendo, interpretando... Mita, invece, percorre la strada dei ricordi, tra nostalgia e dolcezza, autocritica e sensibilità, intervallandola ad osservazioni puntuali sul mondo, senza mai cercare di apparire migliore, ma, semplicemente, essendo Mita, con disarmante quanto straordinaria onestà intellettuale.
E ne ha ben donde, perché ne emerge un ritratto stupendo, commovente e coraggioso, un animo puro, curioso, attento, ricco di sfumature, di profondità di pensiero, e sempre orientato verso la luce. Anche quando le ombre si stendono, oscure e improvvise.
Perché se l’infanzia è magica e dorata, costellata di affetto e di scoperte, se l’adolescenza continuerà più stimolante e contraddittoria, con qualche piccola asperità, sarà dopo – dopo che finalmente sembra che tutto abbia preso la piega che doveva, tra una scelta consapevole, molto buon senso, e tanto impegno – che arriverà la mazzata.
E, be’, sarà una mazzata notevole.
E si sente ancora il dolore, dopo tanto, ma filtrato dall’accettazione, dalla saggezza, dalla bellezza che, sempre, Mita sceglie di vedere.
Non ho le parole per descriverlo, ma è un libro che dà davvero tanto a livello emotivo.
Un Memoir intenso, che mescola poesia, prosa e disegni, testimonianze e pensieri, e più di una volta mi ha sorpresa a dialogare con lei, da sola, a voce alta, quasi che mi potesse sentire, e sempre con toni diversi, accesi, per confrontare le esperienze, le reazioni. Per condividerle.
E forse di questo si tratta, soprattutto.
Di una splendente, umanissima, condivisione.
Grazie, Mita.
È un privilegio conoscerti un po’ di più.
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