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giovedì 28 marzo 2013

Jonathan Carroll

Bu! Inauguro allora le mie proposte letterarie con una doppia avvertenza: innanzitutto la disamina degli autori è assolutamente umorale e personalizzata, atteso che per le informazioni didascaliche ci sono il sito ufficiale o Wikipedia…

Inoltre, potrei aver letto alcune di queste opere mille anni fa, quando ero al Liceo o addirittura alle Medie, e, giacché vado a memoria, potrei commettere errori (spesso la mia mente produce falsi ricordi)… Se qualcuno avrà la bontà di segnalarmeli, lo ringrazierò.


Et voilà cominciamo con Jonathan Carroll, ovvero uno dei miei autori preferiti…

La prima volta che sono incappata in un suo romanzo è stato per caso, perché mi ha attirato la copertina (bellissima, con una fanciulla cadavere immersa in acqua)… Lo so, non si giudica il libro dalla cover… Ma quando ho notato che erano riportati anche commenti positivi di Neil Gaiman non ho più potuto resistere! In realtà, a detta di molti fan, questa – una sorta di giallo a tinte noir – è la sua opera meno bella, rea di essere poco “carrolliana”, e da alcuni è considerata addirittura banale, noiosa…
 

Io, invece, l’avevo trovata affascinante e suggestiva, appassionante, quasi lirica, sempre sostenuta da una scrittura semplice e scorrevole… Forse ero più attratta dai personaggi che dalla trama, ma successivamente ho capito il perché di tante proteste, e chissà, magari ora, in caso di rilettura, le condividerei: il secondo romanzo di Carroll che ho letto, infatti, “Il mare di legno”, è infinitamente più… complesso, metafisico, stupendaviglioso!!!

Spettacolare il protagonista, Frannie McCabe, che ho adorato, e così la storia e l’atmosfera, nonostante il finale un po’ affrettato e poco coerente… Sembra di entrare in un quadro di Magritte! Surrealtà allo stato puro, tanto che alcuni critici hanno parlato di “sogni senza censura” (non ricordo se relativamente a questa singola opera o se a Carroll in generale). E l’impressione era stata proprio questa: di star sognando ad occhi aperti, di aver a che fare con una logica assurda, ma credibile, che oltre ad incuriosire sapeva coinvolgere e incantare. Sin dall'incipit, con quell'assurdo cane a tre gambe che viene sotterrato e poi ricompare! Ci sono anche rimandi a “Ciao, Pauline!” (a cominciare dalla città di Crane's View)...

A questo punto, girellando un po' in rete, mi ero resa conto che i due romanzi erano rispettivamente il primo e il terzo di una trilogia… Naturalmente qui in Italia sono stati pubblicati uno dalla Mondatori e uno dalla Fazi, e al particolare non è stato dato rilievo… In quanto al volume centrale, “Il matrimonio dei fiammiferi”, ho potuto colmare la lacuna solo tre anni dopo… Sob!

Ad ogni modo non si tratta di romanzi troppo legati fra loro, sebbene credo che l’intento dell'autore sia quello di creare una sorta di affresco, indubbiamente più significativo se colto nella sua completezza. I romanzi di Carroll, ahimé, non sono arrivati tutti da noi in Italia, e per giunta è da tempo che sono in astinenza, perché non pubblicano nulla da secoli.

Comunque tra gli altri segnalo “Il Paese delle Pazze Risate”, ben costruito, divertente, e a tratti un po’ terrorizzante, e “Mele bianche”, che offre (come spesso avviene in Carroll) interessantissime e originalissime interpretazioni sul significato della morte e della vita.
 

In generale, queste sono le caratteristiche dell'opera di Carroll: metafisica e surrealtà, personaggi interessanti, misteri e colpi di scena, risate, tensione e qualche sfumatura semi-horror ogni tanto, di solito sapientemente alternate. Genere? Se non sbaglio l'autore ha sempre insistito per essere classificato solo fra la narrativa: del resto, definirlo fantastico sarebbe riduttivo, anche perché spesso la trama in sé è più che altro un esempio, un occasione, per illustrare un'articolata quanto originale tesi filosofica, che può non convincere, ma che sicuramente riuscirà ad affascinare.

 
Infine, due “warning”: 1) “Il demone di Mezzanotte” e “I bambini di Pinsleepe” sono lo stesso romanzo! “Il demone di mezzanotte” è fuori catalogo, ma io ho fatto diventare pazzo il mio povero marito, che con le sue arti oscure è riuscito a recuperarmelo… A quel punto, piena di entusiasmo, ho cominciato la lettura, per rendermi conto che si trattava di solo una vecchia edizione (Fanucci anziché Fazi)… Amen!
2) Tanti dei romanzi di Carroll sono ora disponibili a metà prezzo, anche su Amazon…

Alla prossima!

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