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mercoledì 26 settembre 2018

Il Guanto e il Mercenario

AVENGERS: INFINITY WAR
di Joe e Anthony Russo (2018)
VS 
DEADPOOL 2
di David Leitch (2018)


Lo so che cosa state per dire. Che “Avengers: Infinity War” è il miglior film di supereroi di sempre. Magari no. Magari siete così fortunati da non rientrare nella percentuale degli spettatori massificati, ma il punto è che non ci rientro nemmeno io. E Infinity War mi è piaciuto, ma non così tanto. E certamente non più della trilogia di Nolan. Per me quelli sono i migliori film di supereroi.
A parte ciò, durante la battaglia finale mi sono semi addormentata. Il film è epico, sì. Ma non abbastanza. E c'è troppa roba. Delle morti avvenute non mi è importato nulla, poiché nulla mi importava dei personaggi. Il finale, poi, mi sa di un ibrido a metà fra una supercazzola e un buco narrativo. Nel fumetto la faccenda poteva funzionare (non l'ho letto, me lo ha raccontato MPM), ma effettivamente qui mancano i presupposti. E troppe cose stanno in piedi per miracolo. Non nego però che ci siano alcune scene carine. Il confronto tra Thor e Starlord è molto simpatico (anche se, per quanto mi riguarda, pur a un panino dall'obesità, tra Chris Pratt e Chris Hemsworth... Pratt tutta la vita!!!), ed è bello quando le varie trame convergono e i personaggi si uniscono... E' bello quando si combatte tutti insieme per un unico fine. Ma la pellicola è eccessivamente lunga e non tutti i personaggi spaccano. Nemmeno Hulk, a questo giro (benché resti sempre il mio preferito. Non Mark Ruffalo. Hulk). Sicuramente la Disney ha fatto un passo avanti rispetto ai suoi standard: meno commedia e più pathos. Ma non siamo ancora all'equilibrio perfetto. E le premesse impiegano troppo a dipanarsi. Incluse quelle comiche. Che, peraltro, poi stonano col dramma finale. 
E comunque, benché non c'entri nulla, io ho preferito Deadpool 2.
Di tanto.
Più sporco, più graffiante, più intelligente. Grazie a dio le menate stucchevoli con le aspirazioni borghesi da famiglia del mulino bianco vengono spazzate via quasi subito. 
Non tutto è prevedibile e politicamente corretto. I contrasti funzionano meglio, e paiono intenzionali, non casuali. E' vero, anche questa pellicola è troppo lunga. Ma la lunghezza pesa meno. E ci sono momenti, pur venati di grottesca tragicità, che fanno schiattare dal ridere (si veda, ad esempio, la squadra alle prese coi paracadute). In generale: sono rimasta sveglia, non ho sbadigliato, ho riso un sacco, e i combattimenti e le scene d'azione mi sono parse assai più coinvolgenti e appassionanti (si veda quella divina alle terme, o quel che sono...). C'è più equilibrio, una trama più decisa, più lineare, senza falle, battute migliori, citazionistiche, incalzanti. E c'è più gusto, in generale. Forse anche da parte di chi ci ha lavorato. Ho preferito persino la colonna sonora.
Per quanto mi riguarda... Deadpool wins.

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