Se ti è piaciuto il mio blog


web

lunedì 8 luglio 2019

Addio a Monoboplandia

MODIFICA PROFILO


Non sono brava a descrivermi e infatti di norma evito di farlo, perché, semplicemente, non mi sento soggetta a definizioni: come se la mia favolosa unicità e complessità potessero essere rinchiuse in un pugno di parole. 
Ma se uno clicca su MinasRan esce il mio profilo. E il mio profilo proclama un sacco di scemenze.
Me le ha estorte MPM, non ricordo nemmeno come, quando questo blog è sorto dalle acque... 

Dice: 
“Sono nata in una ridente cittadina ligure, ho conseguito la maturità classica e poi una laurea in giurisprudenza. ...Dai, veramente, non è una noia così? Sembra il mio curriculum, che ogni volta si autoderide per quanto è miserevole (e difatti tendo ad occultarlo)... Non è più bello: sono nata da un uovo di mostro, ma a 3 anni mi sono affrancata dal gioco genitoriale divertendomi a seminare morte e distruzione nell'ignara città di Monoboplandia?”

Ed è solo un pezzo, perché il brano originale era assai più lungo, ma il numero di caratteri utilizzabile è limitato.
Ebbene, questa roba non mi rappresenta. Allora è meglio la definizione di Instagram (“Leggo come una tossica, scrivo in cerca di un equilibrio”), anche se preferisco quella di Twitter (“Non sono sicura di esistere davvero... Eppure sono fortemente io”).
In gioventù, invece, avevo elaborato questa frasina, parzialmente mutuata dal Foscolo: “Sono un individuo fortemente sentente dotato di volontà, immaginazione e spirito critico”. Ma ormai mi suona pretenziosa e stantia.
Quindi?
Quindi devo cambiare il mio profilo.
Provo ad improvvisare, sperando che la faccenda un po' migliori.

Ecco:
“..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Non è scrittura sperimentale. E' che non voglio essere definita. Io sono io e basta. Come le cose immaginarie.”

Per ora va bene così.
In seguito, vedremo.

Baci e squali.
E una foca.

Una sola, che verrà mangiata.

1 commento: