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venerdì 5 luglio 2019

Extramitica

STRANGER THINGS 3


Appena finito, e sono ancora... sottosopra.
Lo so, la terza stagione non è all'altezza della prima: ci sono lentezze, un po' di forzature, qualche buchino. Ma non me ne importa, perché è comunque quanto di più bello esista attualmente tra cinema e tv. Alla faccia di quella stupida Casa di Carta di cui non mi importa una cippa (i ladri sono ladri, non eroi). Alla faccia degli Avengers. E, sì, pure alla faccia del Trono di Spade, che è stata una delusione cosmica. 
Stranger Things è comunque il top e lo è grazie ai personaggi, che sono stupendi e stupendamente nerd, tanto che perdoniamo loro anche il fatto di crescere. Grazie alle emozioni, che sono pure e assolute, ancora incorrotte, e ci riportano in un colpo all'infanzia e all'adolescenza, quando tutto era meraviglia, stupore e avventura. E poi, sì, grazie all'atmosfera e al contesto, che ti lasciano qualcosa nel cuore che avevi dimenticato, ma che è sempre rimasto lì, ed è forte, e intenso, ed è bello che si risvegli, perché poi impiega un bel po' a riaddormentarsi.
E comunque, a parte tutto, alla serie non manca niente: avventura, tensione, risate, sentimenti. E sì, mi godo persino le storie d'amore. Perché, laddove di norma mi annoio e sbuffo, questa volta non posso che immedesimarmi e partecipare di ogni turbamento. 
E poi, va bene, ci sono la colonna sonora spaziale, il cast di fuoriclasse, l'effetto nostalgia e le citazioni (benché alcune paiano quasi obbligate e poco spontanee).
Insomma, che volete di più?
La scena de “La Storia Infinita” è stata extramitica.
La più extramitica, spassosa e tenera dell'universo.

P.S.
I miei preferiti sono da sempre Mike e Undici.
Ma Steve e Dustin... Ehi, mi sa che alla fine li hanno scalzati.

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