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lunedì 24 giugno 2019

I miei (a)mici

IL MIO ORGOGLIOSO ESSERE SOCIALMENTE INADATTA


Non amo uscire, è risaputo: la mia giornata ideale, quella di godimento estremo, è quella che trascorro in casa, a dedicarmi alla vita contemplativa.
Non perché con gli amici non mi diverta. 
Mi diverto, e in generale non mi dispiace conoscere persone nuove, stare all'aria aperta, chiacchierare e compiere attività varie. 
E' che con i libri mi diverto di più.
Non è colpa di nessuno: sono fatta così.
Salvo qualche sporadico moto di ribellione, i miei amici, in linea di massima, lo accettano e mi amano lo stesso, lasciandomi i miei spazi (non menziono MPM perché, brontola, protesta, ma alla fine è peggio di me, e comunque lo comprendo nel pacchetto libri). 
Quello che mi ha stupito è che recentemente mi è capitato di conversare con una mia amica che, sconfortata, ha confessato: “Sto diventando come te: l'umanità mi ha delusa, non sopporto più nessuno. Mi sento troppo diversa dagli altri, fuori dal mondo, non riesco ad amalgamarmi... Allora tanto vale che me ne stia in casa e legga.”
Ho dovuto spiegarle che io non sono così. E' solo che preferisco leggere e scrivere a qualunque altra cosa (mentre scrivo, MPM, bramoso di considerazione, mi dice: “Salve! Io sono un libro!”. Lo ammetto, come direbbe Silvia Piccula, MPM fa scassare). Il fatto di sentirmi diversa non mi deprime, ma mi dà la dimensione della mia meravigliosa unicità, facendomi venire voglia di essere ancora più io. E – cosa buffa – di solito agli altri va bene così. Anche se magari si lagnano un po' o mi giudicano straaaana
In effetti, io non ho problemi ad amalgamarmi. 
Se voglio ci riesco. 
E' che di norma non voglio. 
Perché non me ne importa nulla. 
E nel 97% dei casi le persone finiscono per accettarmi per come sono, tutt'al più menandomela un po' per il fatto di non avere filtri, ma con tenerezza e simpatia. “Sono certa”, le dico, “che accetterebbero anche te. Io, di fondo, accetto tutti, incluse le persone più marroni. E loro, tu compresa, tutto sommato, fanno esattamente lo stesso. E accettano me, che pure sono marroncella”.
L'importante, di fondo, è imparare ad accettarsi da soli. 
E non sentirsi costretti a conformarsi. 
Perché alla fine della fiera sono tutti straaaaani
Ed è bello così.

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