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venerdì 21 giugno 2019

Noioso ed illeggibile

IL DIRITTO DI CONTARE
di Margot Lee Shetterly


Pollice verso.
Verso il suolo.
La storia è interessante, e suscettibile di essere divertente quanto toccante ed impegnata.
Ma, ahimè, è solo impegnata. Oltre che semi-illeggibile ed ultra noiosa.
E sì che non ho scelto questo romanzo a caso: prima ho visto il film che ne è stato tratto. E che è delizioso: un piacere per la mente e per lo spirito.
Il romanzo no.
Il romanzo, purtroppo, privilegia l'aspetto documentaristico della vicenda (le prime donne di colore alla Nasa, tra sessismo e discriminazione razziale) a scapito di tutto il resto. 
Eppure trattasi di una storia vera dall'indiscusso fascino, fatta di persone, contesti ed eventi eccezionali.
Ma resi con questo stile sciatto ed ammorbato di note (manco a pié di pagina, ma da andarsi a cercare in fondo al volume, giusto per essere più comodi) la lettura diviene pura fatica e uccide tutto quello che c'è di buono attorno.
Occasione mancata.
L'unico punto che ho apprezzato è quello dedicato a Star Trek. Non in senso fantascientifico, ma sotto il profilo storico-sociale. Ovviamente alludo al confronto fra Nichelle Nichols, l'interprete del Tenente Uhura, e Martin Luther King. 
Ma sono appena una manciata di righe, decisamente poco per riscattare l'opera.
Quel che più dispiace è che le stesse protagoniste, sebbene indubbiamente persone fuori dal comune, vengano rese alla stregua di nomi cui vengono appiccicati addosso dati e accadimenti.
Non so se l'autrice abbia scritto altro.
Ma auspico sinceramente di no.

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