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mercoledì 29 maggio 2019

Un cattivo dalla grandezza titanica

DRACULA
di Bram Stoker


Classico della letteratura horror, o forse classico e basta, visti lo stile dell'autore (forbito, elegante, accurato ed intimistico, ma estremamente scorrevole) e la sua impostazione narrativa. Imperniato sull'atmosfera, più che sulle rappresentazioni truci, più anemico di quel che si potrebbe pensare, ed infinitamente più romantico e struggente. E tuttavia, capace, ancora oggi, di far scorrere qualche brivido lungo la schiena dei lettori (per quanto mi concerne, il personaggio di Renfield è assai più inquietante dello stesso Conte), più per il non detto, che per l'esplicito, più per quel che riesce a farti immaginare che per quanto effettivamente accade.
La trama è nota, e procede linearmente, ma non senza sorprese. Ad affascinare, oltre la vicenda in sé, irta di mistero, tormenti interiori e congetture, è il montaggio. Lineare, si diceva, ma non in modo ovvio. Al contrario, la prospettiva cambia, e, a volte, cambia persino il registro (si passa dal gotico al thriller, dal passionale all'avventuroso), pur senza grandi cesure. Tutto è infatti ben amalgamato e mai eccessivo. E tra un fatto e l'altro, si discute molto, sottolineando e rimarcando tutto, ma senza annoiare. Conferendo, semmai, ad ogni momento la giusta, tremebonda, risonanza.
Il tema è quello della battaglia tra Bene e Male, ma, nonostante le parti di ciascuno siano attribuite con precisione, il concetto di fondo è più sfumato di quel che si potrebbe pensare, e ciò che viene affermato con sicurezza a livello teorico, spesso viene smentito a livello pratico, rendendo così Dracula un cattivo dalla grandezza titanica. 
E poi, naturalmente, ci sono i personaggi: spaccano tutti quanti, tanto che alla fine non si distingue più tra comprimari e protagonisti. Ognuno, infatti, resterà a suo modo immortale nell'immaginario collettivo: Dracula, Van Helsing, ma anche Mina e Jonathan Harker, così come la povera Lucy (ho già rivelato chi è il mio prediletto, eppure, a ben rifletterci, è poco più di una comparsa).
Un romanzo imprescindibile, per gli amanti dell'horror, ma altresì per gli amanti della letteratura.

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