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venerdì 10 maggio 2019

Stucchevole e lezioso

MITI DEL NORD
di Neil Gaiman


Sono gradevoli da leggere, non dico di no, e possono costituire un buon primo approccio per avventurarsi nella mitologia norrena. Ma, ancora una volta, sono delusa. Neil Gaiman, che pure amo alla follia, non aggiunge molto di suo, non personalizza, non amplifica, al più diluisce, ma senza originalità. Senza passione. 
E, spesso, addirittura senza ritmo.
Una sola scena ho trovato azzeccata, ed è quella di Thor vestito da sposa. Quella mi ha fatto ridere. Non sorridere. Ridere di gusto.
E ho apprezzato qualche frase sparsa.
Per il resto... cento volte meglio “Ragnarok – la fine degli dei” di A. S. Byatt (vedi post 2 aprile 2015), sugli stessi temi. E dieci volte meglio “Mythos” di Stephen Fry (vedi post 30 aprile 2019), sui miti greci, visto che, davvero, lui aggiunge qualcosa di suo alle storie già note e già raccontate e stra-raccontate.
Potrei consigliare il volume di Gaiman giusto ad un ragazzino sotto i quattordici anni o a qualcuno che ha bisogno di un passatempo. Ma non ad uno che già abbia familiarità con l'argomento – tanto vale cimentarsi con l'Edda o con lo splendido libro di Gianna Chiesa Isnardi –. Non ad uno che brami qualcosa in più di un veloce intrattenimento, a tratti persino un po' stucchevole e lezioso.
Peccato.

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