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giovedì 2 aprile 2015

Coinvolge tutti i sensi

RAGNAROK
di Antonia S. Byatt


Ho sempre adorato i miti norreni, ma leggerli in questo breve e folgorante romanzo, per quanto sotto certi aspetti semplificato, rappresenta un'avventura nuova: lo stile dell'autrice è vivido, dettagliato, lirico e potente, e soprattutto alto e sensuale.
La Byatt non si limita a raccontare, ci fa vivere e sentire, vedere, annusare, coinvolgendo tutti i sensi, rendendo, in una parola, gli dei “reali e finiti” e non più lontane figure dai poteri sovrumani. E non importa che tu già conosca quel che succede: vuoi continuare e continuare a rileggere perché sovente la prosa assurge a poesia e costruisce per te un incanto nuovo e perenne, che ti delizia e irretisce.
E per giunta la Byatt rammenta e intensifica la forza evocativa di queste trame (dove ogni oggetto ha un nome, le parole – le rune – celano potere, la simbologia si acquatta in ogni virgola e i lupi della mente, increati, cercano di divorare il sole e la luna, che fuggono sul loro cocchio, mentre Naglfar, la nave creata dalle unghie dei morti, si profila all'orizzonte, dove sguazzano animali stupendi e mostruosi...), ma al contempo la rende umana, facilitando – e questo ha quasi dell'incredibile – l'immedesimazione...
Grazie anche lo sguardo, innocente, ma critico, della bambina magra, la piccola inglese sfollata che per fuggire al suo presente, consumato dalla guerra (la Seconda Guerra Mondiale), da un rapporto evanescente con la madre e dalla consapevolezza che il padre non tornerà più, si rifugia nei miti... Ma le sue osservazioni non sono infantili, bensì intelligenti e ragionevoli, e spesso aggiungono poesia alla poesia...

Antonia Byatt, nella vignetta del nostro disegnatore

E, dunque, che cos'è il Ragnarok?
La Byatt preferisce la definizione di “crepuscolo degli dei”, a quella più benevola di “fato”, e ne canta la paura e la carica distruttiva, interpretandola come “la fine” della mitologia nordica: in cui i mostri si ribellano, Loki si libera dalle catene, i lupi inghiottono e divorano la luna e il sole, e inizia la guerra contro gli dei... in molti casi destinati alla sconfitta...
E qui scatta il parallelo con la guerra della bambina magra, suggerito, ma non esasperato...
E a questo punto non mi resta che procacciarmi un altro romanzo della Byatt...
Mi attira “Possessione”...

Per chi, invece, volesse approfondire i miti nordici, consiglio l'Edda di Snorri o l'eccezionale volume di Gianna Chiesa Isnardi, “I Miti Nordici”, appunto (che prima o poi recensirò)...

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