INTO
THE WOODS
di Rob Marshall
(2014)
Erano
secoli che non andavo al cinema, e mi è bastata una volta per
ricordarmi perché e per ripromettermi di non tornarci più, almeno
per i prossimi tre anni...
Non
a causa del film. I motivi sono altri e appena possibile vi dedicherò
un post. Il film, tutto sommato, era carino. Non eccelso, no. Carino.
Certo,
ancor prima di entrare i commenti che ci hanno accolti erano del
tipo: “Voglio il rimborso!”, “Che meee...daaa!!!”, “Mia
moglie non ha fatto che dormire: ma quanto l'ho invidiata!”,
“Troppo caotico: non si capisce niente!”..
I
miei amici (la Scimmia, in particolare) hanno iniziato ad allarmarsi,
io a rincuorarmi: non mi fido delle opinioni della massa, le
pellicole che hanno più successo in Italia sono quelle dei Vanzina,
a base di parolacce e “umorismo” scatologico, perciò... E poi
bisogna vedere che si aspettavano quegli spettatori (il cui livello
era beatamente basso, per quel che ho potuto constatare dalla finezza
del linguaggio e dall'acutezza delle osservazioni)... Intanto
sapevano che “Into the Woods” è un Musical? E che è a base di
un mix di fiabe (nello specifico: Cenerentola, Raperonzolo – il cui
personaggio è però molto marginale –, Giacomino e la pianta di
Fagioli, Cappuccetto Rosso) che si intrecciano?
Senz'altro
non è un film eccezionale: troppo lungo, avrebbe dovuto essere
scorciato di almeno mezz'ora buona; le canzoni sono piatte,
eccessivamente simili fra loro, la fotografia irrilevante (laddove,
visto il soggetto, avrebbe potuto facilmente regalare meraviglie) e
la tanto decantata presenza di Johnny Depp si riduce a cinque minuti
lesti lesti...
Però...
Meryl
Streep (questa volta nei panni della strega) è (come sempre)
strepitosa, la trama originale ed interessante, ricca di piacevoli
rivisitazioni (ad esempio, riguardo al Principe Azzurro, ma non
solo...) licenze, e sviluppi totalmente nuovi; il montaggio animato e
percorso da soluzioni divertenti, persino frenetiche; le
sovrapposizioni tra i vari personaggi gradevoli e ammiccanti...
Difficile da seguire? Magari per quei poveretti che dispongono di un
solo neurone! Persino Testacigna – noto per essere di mente
“rigida” e poco immaginifica – non ha avuto difficoltà!
Ho
apprezzato, inoltre (per quanto a tratti mi abbia un po' irritata) la
crassa ignobiltà dei protagonisti: egoisti, arraffoni, antipatici,
truffatori, immorali... Più di tutti quella spregevole
taccheggiatrice di Cappuccetto Rosso (deliziosa la battuta,
indovinate di chi, sulle sensazioni che suscita il parlare con il
proprio pranzo)! Lo si può considerare un “rendere le fiabe più
adulte”, o più realistiche...
Non
mancano poi atrocità di vario tipo, dalla cecità alle mutilazioni,
per quanto non troppo insistite... Infine, un rammarico: mi sarebbe
piaciuto vedere il Paese dei Giganti!
Nel
complesso, dicevo, non un capolavoro, ma senz'altro un'opera
graziosa, con diversi momenti felici, che non è perfetta ma – a
differenza di tanti imbarazzanti successi al botteghino – ha la
dignità di film.
In effetti, a parte l'eccessiva lunghezza, un film carino. A me, poi, son piaciute anche le musiche per cui forse anche per questo sono riuscito a seguirlo tutto; e la cosa non è scontata visto che tanti film/libri se non mi piacciono li abbandono quasi subito. Vabbè è vero ... anche Anna Kendrick (Cenerentola) ha contribuito a tenermi svegli i sensi ;-)
RispondiEliminaPer il resto, mi stupisco davvero di come parecchie persone che hanno visto lo spettacolo prima del nostro non siano riusciti a capire la trama dato che pure io, che notoriamente essendo "testa-cigna" vado in confusione se tutto non è speigato per filo e per segno sono riuscito a comprenderlo.
Nel complesso un film che non so se vorrei rivedere nuovamente ma che sono contento di aver visto.
Grazie del contributo, caro. Personalmente, a livello fisico, preferisco Emily Blunt, ma de gustibus... La Kendrick, invece, non mi dispiace come voce. In tal senso (e anche negli altri) consiglio "Voices"! Bau!
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