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venerdì 17 aprile 2015

Il mio cartone preferito!

OVER THE GARDEN WALL
 -Avventure nella Foresta dei Misteri- 


Per innamorarsene perdutamente basta vedere i disegni: pura poesia di stampo fantastico, non belli in senso classico, ma con particolari terrorizzanti frammisti a “tenerosità”, con un tocco vintage a impreziosirli, tanta immaginazione senza limiti, e qualcosa di insinuante e sottile, che ti fa venire i brividelli lungo la schiena e ti ricorda cose senza nome che si acquattano nel buio, ma che al contempo sono incredibilmente divertenti...
E infatti questo cartone animato è un capolavoro, provare per credere! Una miniserie di soli dieci episodi di dieci minuti ciascuno, e uno tira l'altro peggio delle ciliegie...
Ci sono misteri oscuri, che si sveleranno alla fine, quelli impliciti – ad esempio relativi al buffo ed inusuale abbigliamento dei protagonisti – più interessanti di quelli espliciti – chi è la bestia malefica che si aggira nel bosco? E che ruolo ha il taglialegna con la sua lanterna? Che succede se si spegne? –, ma soprattutto c'è Greg, uno dei personaggi più dolci e deliranti di sempre, un bimbo così candido e ottimista da non aver paura di nulla, più grande di qualunque situazione gli si presenti dinanzi, con una soluzione per qualunque problema, mostruoso o no (se ti lamenti di essere matto, ti dirà: non essere matto, come se tu potessi decidere... E chissà, magari puoi!)! Misericordia, adoro Greg!!! E pure la sua rana dai molti nomi provvisori... che se ne sta sempre cheta cheta, placida e flemmatica, gracidando al momento giusto. E quasi ci ricorda un gatto o un cagnolino ultra simpatico, ma quando canta...
La nostra stupenda avventura inizia con due fratellini, Wirt il maggiore e Greg in età prescolare, che si perdono in un bosco... Qui fanno diversi incontri strambi e vivono svariate avventure a sfondo horror, assai suggestive e tendenti al folle... Quando si ha l'occasione si canta una canzoncina poco sensata (tipo “Adenoide” o “Patate e melassa”) e si fa un balletto... Molti incipit possono sembrare già noti, ma ci sono un sacco di soluzioni originali, piacevolmente tenebrose, e ghiottonerie lungo la via (l'uomo della strada che fa incontrare le direzioni, l'ostetrica seduta in taverna che sputa un pesce intero... o il pesce che pesca...).
Uno dei personaggi più importanti in cui ci imbatteremo sarà Beatrice, l'uccellina azzurra (odiosetta), che ci consiglierà di rivolgerci ad Adelaide per ritrovare la via di casa...
Personalmente apprezzo Spongebob e pure Adventure Time (dello stesso autore di “Over”)... Ma a piccole dosi, centellinati, perché sono eccessivi e io ormai sono cresciutella, mi stancano in fretta... Over the Garden Wall è su un piano diverso, dal fascino più discreto, più nero, che non ti dà l'impressione di costringerti a regredire per apprezzarlo, limitandosi a spalancarti gli occhi in un mondo delle meraviglie senza tempo...
In ultimo, un cenno sul doppiaggio, affidato a Sio (Wirt e Greg) e a Cristina D'Avena (Beatrice): è una delizia! Insomma, in linea di massima io sono una di quelle che preferisce i professionisti agli stupidi personaggi famosi (quanti film e puntate dei Simpson rovinate da tizi incapaci e insopportabili – comici, presentatori, oche televisive – che si ostinano a portare il loro inutile personggio fuori contesto o, semplicemente, fanno vomitare?), ma Sio e Cristina sono perfetti e, anzi, Sio in particolare riesce persino ad aggiungere spessore e simpatia ai due fratellini! Grandissimo!

In quattro parole: d'ora in poi, il mio cartone preferito! Anche più di “The Slayers”!

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