DEVIOUS
MAIDS – PANNI SPORCHI A BEVERLY HILLS
Indubbiamente
il livello non è altissimo per questa Serie Tv, ma poco importa: è
simpatica, intrattiene, e, soprattutto, non provoca la morte dello
spettatore per noia, a differenza di tante altre... Perché qualcosa
succede sempre! Certo, a volte questo qualcosa sfuma nell'esagerato,
nel forzato, nell'eccessivo... Ma regge lo stesso, grazie al contesto
frizzante, che alterna gioiosamente dramma e commedia, con un accento
tragico – e superficiale – per contorno, dal sapore di soap opera
grottesca.
Invero,
come prodotto, ricorda molto il precedente telefilm di Marc Cherry,
“Desperate Housewives”: al posto delle benestanti casalinghe
disperate, troviamo delle cameriere latine – ovviamente graziose e
intelligenti – che lavorano per i ricconi di Beverly Hills, però
le protagoniste sono ugualmente donne decise, pronte a prendersi
quello che vogliono (magari sfruttando stratagemmi alternativi o poco
ortodossi), che condividono con noi le loro vite, difficoltà e
ambizioni, sempre inframmezzate ad una trama gialla, che a fine
stagione si dipanerà in un cliffhanger pieno di nuove incognite.
Personalmente,
credo sia questo l'elemento più imbarazzante: in generale la trama
gialla è banalotta, già sentita (la seconda stagione si ispira a
“Rebecca, la prima moglie”), e tristemente scontata e
prevedibile.
Ma
pazienza, perché la Serie è abilmente sostenuta dalle gag, dalle
battute, e dai personaggi. Non mi piacciono tutti e non me ne
dispiace nessuno: tra le protagoniste apprezzo in particolare Carmen
– Roselyn Sànchez (che per certi versi ci ricorda Gabrielle
Solis/Eva Longoria delle Disperate) e Zoila (Judy Reyes, alias Carla
in Scrubs), ma a fare la differenza sono i perversi ed esasperati
Powell! Quanto li adoro! Nella prima stagione (in cui le mie
preferenze andavano al duo Odessa/Carmen) le loro scene mi stancavano
un po', ma nella seconda, come coppia, fanno i fuochi d'artificio! Il
loro rapporto coniugale è divertimento puro, con tutte le sue amene
e piccanti contraddizioni, ma non privo di tenerezza...
Uno
dei pregi della serie, infatti, è dare spazio anche ai comprimari,
ben caratterizzati (deliziosa Genevieve, la datrice di lavoro di
Zoila, dolcemente fuori dal mondo) riuscendo ad intrecciare così
più sottotrame, più sottogeneri, tenendo sempre viva l'attenzione.
In
ultimo, segnalo il post che il 21 gennaio 2014 il Mio Perfido Marito,
su Delittando, aveva dedicato alla prima stagione... Come al solito è
assai più tecnico del mio...
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