MOTIVI PER CUI NON AMO PIU' ANDARE AL CINEMA...
E' un discorso cui ho già accennato più volte, ma, come già preannunciato, dopo la recente esperienza con “Into the woods”, mi è venuta proprio voglia di rinnovarlo...
Che poi la questione è riferita più alle Multisala che ai Cinema veri e propri, perché quelli, in linea di massima, nonostante i difetti, hanno almeno due pregi che non credo smetterò mai di apprezzare e che ti inducono a perdonare tutto il resto: la magica atmosfera retrò e il rapporto umano – quando c'è – con il gestore/proprietario che si trova alla cassa (non posso dimenticare la Signora del Ritz di Alassio – ora chiuso –, che si fermava sempre volentieri a scambiare due parole da appassionata sulle pellicole in programmazione e che, quando ti riconosceva come un aficionado, ti faceva lo sconto, e, ogni tot, entrare gratis... O il distinto signore dell'Astor di Albenga – ora chiuso –, che a Natale regalava le locandine, o i due proprietari dell'Ambra, sempre di Albenga, cortesi e premurosi)... Certo, può capitare anche nei Cinema di trovare persone sgradevoli, ma è raro, e magari col tempo, a furia di vederti, si ammorbidiscono...
Sì, perché prima dell'avvento dei Multisala, al Cinema non ci andavo una volta ogni tre anni, ma fino a quattro volte a settimana... Poi la maggior parte dei Cinema, almeno da noi, è stata chiusa...
Ed ecco i famosi motivi per cui le cose per me sono cambiate:
- Niente magia, niente atmosfera, niente fascino retrò!
- All'ingresso dei Multisala trovi sempre cassiere diverse, che ti vedono come un fastidioso numero cui abbinare un posto. Che deve essere quello. Se non sei accorto rischi di trovarti attaccato allo schermo, col collo storto, o, peggio, separato dai tuoi amici.
- Le Multisala non attirano tanto gli appassionati di cinema (da un lato per fortuna, perché se no non sopravvivrebbero neppure loro), quanto adolescenti bisognosi di trovare un luogo in cui svernare alternativo alla discoteca, sfigati modaioli bisognosi di farsi vedere, cerebrolesi che si aggregano all'appassionato perché non sanno che altro fare, famiglie bisognose di una pausa mentale dai pargoli indemoniati, turisti-cavallette... Non è colpa delle Multisala, ma così è. Ci sono anche gli appassionati, ma di solito sono quelli muti in un angolo, con lo sguardo mesto e atterrito.
- La sporcizia. Anche qui, la colpa è soprattutto della qualità degli spettatori. I cestini ci sono, belli grandi, in fondo alla sala, ma perché usarli quando si può buttare tutto per terra? O tirarselo, addirittura? A fine spettacolo passa l'addetto a pulire, poverello, ma ha solo dieci minuti e due mani, laddove ci sono popcorn e incarti unti ovunque, se non peggio. A chi sceglie la seconda serata, conviene munirsi di telo-coprisedile e disinfettante.
- Il film lo vedo meglio a casa, in blu-ray. Non c'è paragone, persino in 3D. La definizione è migliore, gli occhialini “veri” un altro mondo!
- La scomodità: con Into the woods (e non è stata la prima volta) mi è capitato – e non solo a me – il sedile sfondato. Dopo la prima ora mi pareva di essere sottoposta ad una tortura cinese, sentivo la mia spina dorsale deformarsi un po' di più ad ogni fotogramma...
- Volume troppo alto, da diventare sordi. E ciononostante senti i commenti dei minus habens che hai alle spalle, i quali, chissà perché, si sentono in dovere di rendere tutti partecipi dei loro “ooohh”, “ah!”, “maddai!”... Puoi chiedere loro di smetterla, ma dopo dieci minuti di quiete, immancabilmente, ricominceranno...
- Prima dell'inizio ti devi sorbire non so quanti minuti di pubblicità. Non di trailer. I trailer sarebbero graditi. Di pubblicità. E sì che tu il biglietto l'hai pagato. Ma ti tocca ciucciartela: le luci sono spente. E spesso non ci sono solo gli spot della Tv – con la differenza che in Tv li salti – no, ci sono pure quelli “artigianali” delle immobiliari locali, dei concessionari, etc..., che non hanno nemmeno una parvenza di velleità artistica e si limitano a presentarti il loro prodotto. Che non ti interessa.
- L'intervallo fra primo e il secondo tempo, in totale spregio del film e degli spettatori (che nel 70% dei casi non se ne accorgono), viene buttato lì a casaccio, troncando bellamente una frase a metà. Che poi ricomincia già mozza quando si spengono le luci. Ma C^##@!!!
In sostanza... Divano per sempre!!! E pazienza se vedrò i film con qualche mese di ritardo: mi consolerò con i contenuti speciali del Blu-ray!
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