WORLD
WAR Z
di Max Brooks
Non
ho parole, non so da dove iniziare... Avevo visto il film (si veda
post 31/10/2013), e non c'entra pressoché nulla con quest'opera
geniale: per quel che mi consta il personaggio di Brad Pitt nemmeno
esiste, e siamo ben lontani dagli stilemi horror/azione/avventura...
Ci sono molti momenti di horror, azione e avventura, ma... Ma questo
è davvero un piano diverso! Innovativo, problematico, profondo,
intelligente, pluristratificato! E non accentrato su un unico
protagonista banale che sa fare tutto! I personaggi sono decine e
decine, a parte gli zombie... E realistici da morire!
E
comunque... Non ho mai assistito ad un tale minuzioso approfondimento
sui non morti. Vengono indagati a fondo sotto ogni profilo, dal
lugubre lamento che emettono alle “tecniche” con cui si
appostano, con tanto di studi comportamentali... Ma non ci stupiamo
davvero, perché Max Brooks è anche l'autore del “Manuale per
sopravvivere agli Zombie” (si veda post 17/9/2014), di cui in un
primo momento questa può sembrare l'applicazione pratica. La
verità, però, è che “World War Z” è decisamente più
complesso, stimolante e sconvolgente!
Ma
alla fine, al di là della perfezione con cui questi mostri vengono
resi e scrutati, chi se ne cale di loro? Quella che conta sul serio,
semmai, è l'analisi acutissima che Brooks fa della società, senza
risparmiare nessuno, puntando il dito, ma senza esagerare... Perché
non ce n'è bisogno, è tutto già abbastanza atroce così, giocando
la carta più nera della verosimiglianza, senza dover inventare
troppo.
Il
libro è strutturato in una serie di interviste fatte ai quattro
angoli del globo, a soggetti completamente diversi tra loro (medici,
politici, disabili, ragazzine, soldati...). Ricostruisce la sorpresa
del primo attacco (avvenuto in Cina, a causa di un “nonmorto
subacqueo”) e come gli zombi si siano diffusi in tutti i
continenti, quali responsabilità abbiano avuto in questo i Governi
dei vari Paesi, i Media, le case farmaceutiche, quali siano state le
varie conseguenze, anche su un piano geografico, biologico (gli
zombie hanno portato all'estinzione delle balene, i gatti sono
evoluti in predatori pericolosi) e sociologico, e come abbiano
reagito le Nazioni (Israele decide di isolarsi, la Russia attua la
decimazione romana sui suoi soldati dissidenti, e poi c'è il
disumano Piano Redeker, con le sue varianti...) e gli individui
(eroi, codardi, cannibali, suicidi, persone regredite allo stato
selvaggio)...
Le
reazioni possono essere molto diverse, ma, seppur frutto di
speculazioni fantastiche, sono straordinariamente plausibili e
descritte con coerente accuratezza.
Il
romanzo ha connotazioni satiriche e ha il potere di dare dei begli
scossoni al lettore... ma anche di commuoverlo (il racconto della
squadra cinofila), di terrorizzarlo (gli esempi si sprecano), e di
ammaliarlo con il suo orrore (con quel che è accaduto ai migranti in
Canada)...
Alla
fine, quel che ci si para davanti è un affresco geniale, privo di
pecche, denso di genio.
Un'opera concettualmente monumentale e indimenticabile, che si propone
di essere documentaristica, ma che è soprattutto immensamente
emozionante!
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