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martedì 14 aprile 2015

Fare il Re a pezzi...


UNA PRINCIPESSA PER DUE RE
di Philippa Gregory
 
 
E con questo romanzo arriviamo al quinto volume dedicato alla “Guerra dei Cugini”, quella delle Due Rose, Lancaster e York... Si potrebbe pensare sia l'ultimo, visto che quasi ci congiungiamo con “Caterina, la prima moglie”, ma è prevista la pubblicazione di un sesto libro, “The King's Curse”, ancora inedito in Italia...

In “Una Principessa per due Re”, peraltro, approfondiamo la conoscenza di Elizabeth, la bellissima primogenita di Elisabetta Woodville, che dopo aver perso il padre e l'amore della sua vita (lo zio Riccardo), è costretta a sposare Enrico Tudor, lo scialbo rampollo di quella racchia bigotta di Margareth Beaufort, che, guarda caso, ha pure ucciso barbaramente il suo diletto...

Elizabeth, da nobile dama, futura Regina e ragazza di buon cuore quale è, si sforza comunque di amare lo sposo toccatole in sorte, ma a noi è proprio impossibile affezionarci all'insulso Enrico VII, corroso dall'insicurezza e dall'ambizione, traboccante di rancore, privo di nobiltà e grandezza.

Ci sono alcuni passi davvero difficili da digerire, a base di stupri e umiliazioni, vorremmo essere lì e fare il Re a pezzi, mettendolo di fronte alla sua miseria umana e morale... Nessuna sorpresa che l'orribile Tudor non sia amato nemmeno dal suo popolo, che non fa che congiurare contro di lui.

Odiamo lui, dunque, e la sua devota madre, ma amiamo lei, Elizabeth, dolce e radiosa, determinata e ingenua, non non priva di acume...

Tra le tematiche più interessanti, le solite insidie del potere e il peso della corona, ma altresì le difficoltà del legame matrimoniale, i suoi alti e bassi, il rapporto madre/figlia e la drammatica condizione della donna, sia pure di alto lignaggio e con una posizione influente...

Vediamo, poi, la nostra beniamina Elisabetta, ormai vedova, da un'angolazione nuova, più vivace, più sfaccettata, e ripercorriamo ancora una volta – e con un dolore ancora maggiore – il mistero della Torre, romanzato ma plausibile, e il destino dello splendido e sventurato Principe di York, che ci strazierà il cuore...

Storicamente i Tudor non ne escono benissimo, ma non ci importa, perché abbiamo imparato ad odiarli.

Non tutti. Non Arturo, che, come suo fratello Enrico, è già se stesso... Ma...

Beh, il resto è storia...

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