Se ti è piaciuto il mio blog


web

giovedì 3 agosto 2017

La molteplicità delle soggettive

REVOLUTIONARY ROAD
di Richard Yates


Opera scritta nel 1961, ambientata negli anni 50 e invecchiata magnificamente, che unisce i pregi del classico senza tempo e del romanzo popolare.
Come il secondo, infatti, ha uno stile immediato, fluente, che coinvolge da subito, in modo semplice e diretto. Al contempo, tuttavia, è dettagliato, minuzioso, scevro di fronzoli, ma capillare, capace di creare atmosfera e farci sentire il sapore delle cose. Come il primo è profondo, va oltre il mero consumo, oltre l'intrattenimento, è scioccante, ma coerente e privo di clamore, incentrato su una lenta autodistruzione e su profili psicologici perfetti e ineccepibili.
Il suo tessuto è la quotidianità, ed in essa, ahimè, i suoi protagonisti finiranno per smarrirsi, fino ad esserne inghiottiti. 
I Wheeler, April e Frank, sono una bella coppia giovane. Che non vuole assomigliare a tutte le altre. Vuole essere di più. Ed è giusto, in effetti, perchè gli Wheeler sono speciali, rifuggono la mediocrità, necessitano di stimoli, le aspettative nei loro confronti sono maggiori rispetto a quelle che si nutrono per gli altri...
Ma fin da subito ci appaiono mal riposte. Fin dallo spettacolo teatrale amatoriale che ci viene presentato nelle prime pagine e in cui April recita, lei che aveva studiato come attrice, è che alla fine non è certo migliore dei dilettanti...
Gli Wheeler, dunque, non sono felici. Non riescono a comunicare, si sentono travolti dal grigiore, dall'ordinarietà, sono nevrotici e insoddisfatti. Litigano, si tradiscono, vivono di tensioni represse... ma forse c'è una soluzione: trasferirsi in Francia. Piantare tutto, vendere la casa, e andare in cerca di fortuna.  
Loro sono speciali, ecco perché possono realizzare con successo quella che per tutti, in particolare per i loro amici, è un'idea bislacca e senza senso. Perché loro sono gli Wheeler. E sono coraggiosi, audaci, pieni di potenzialità.
Solo che non partono...
E allora la crisi, precedentemente arginata, si spiega in tutta la sua potenza.  
Un romanzo sottile, arguto, reso più interessante dalla molteplicità delle soggettive. Non si alternano, infatti, solo quelle di April e Frank, ma pure quelle dei loro amici, i Campbell e della signora Givings. Tutte indagate alla perfezione. Impossibili da dimenticare.

Nessun commento:

Posta un commento