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lunedì 4 settembre 2017

Una farsa, fatta per essere dimenticata

LA TORRE NERA
di Nikolaj Arcel
(2017)


Sono antipatica, ma un po' godo.
Il film è pietoso: tragica trasposizione di un romanzo lirico, romantico e dolente sulla dannazione – assumendo che il riferimento sia solo a “L'Ultimo Cavaliere” – trasformato in un teen movie senza contenuti, senza sugo e senza atmosfera, svogliato e banale, fatto di cliché e ammiccamenti ridicoli e preconfezionati, semplicizzato e depauperato.
Godo perché il risultato è così miserando che non attecchirà nemmeno presso l'ignobile massa – come è avvenuto con quell'aborto di Star Wars VII – e per una volta eviterà di fagocitare uno dei miei miti storici per impoverirlo, snaturarlo e darlo in pasto alla turba del pronto consumo senza radici.
Godo perché Idris Elba nei panni di Roland proprio non ci sta e non ci può stare, e se il film fosse stato bello ciò mi avrebbe fatto male, perché, in qualche modo, nell'immaginario collettivo il falso Roland avrebbe spodestato il Roland vero. 
Così no. 
Così è una farsa, fatta per essere dimenticata già mentre la si sta vedendo. 
Il che, lo ammetto, un po' mi stupisce perché il trailer mi era parso valido, con tutto che l'avevo visto in lingua originale, e io l'inglese non lo mastico mica. Però c'era l'incipit fulminante – quello l'avevo capito pure io –, mi pareva trasudasse epicità, e Matthew McConaughey mi sembrava perfetto nei panni dell'Uomo in Nero e, mio malgrado, un po' di vibrazioni le avevo sentite. 
Invece no. Invece non convince niente, di questo film: McConaughey sembra un guitto malefico ad una sola dimensione, Idris Elba pare sempre prossimo ad addormentarsi, ci sono un sacco di effettacci “che fanno fantasy”, ma che fanno anche luna park e possono giusto ingraziarsi i bambini, ma soprattutto la trama è un paciugo ripetitivo e senza mordente, che sa di promo, e, naturalmente, glissa sul passaggio più importante del volume, ossia “la caduta” di Jake e, per contro, i sentimenti di Roland, il suo modus vivendi, la sua dannazione (sentita come necessaria e inevitabile), e la sua tensione verso la Torre.   
Insomma, direi che il vecchio Zio Stevie ha dimenticato il volto di suo padre.
Oltre a quello di Roland.
Ed ecco spiegato perché ha la faccia di Idris Elba.

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