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martedì 2 gennaio 2018

OTTA AWARDS 2017 - PARTE I

OTTA AWARDS 2017 – LIBRI: ROMANZI e RACCONTI


Come anticipato, quest'anno ho deciso di moltiplicare i post degli Otta Awards e quindi ho scisso la categoria dedicata ai libri in due sottogruppi: il primo, relativo a romanzi e racconti, il secondo concernente tutti gli altri volumi (guide, saggi, reportage, arte, filosofia, poesia, teatro e via dicendo) che ho letto nel 2017. Complessivamente ammontano a 116, vale a dire venti in più rispetto all’anno precedente. In realtà mi sembra di leggere più o meno sempre con lo stesso ritmo, ma, com'è ovvio, molto dipende dallo spessore dei libri.
Seguirà una classifica comprensiva di entrambi i sottogruppi. 
Intanto, meritatissimo, l'Otta Award per la saga più emozionante, vibrante e ricca di tematiche dell'anno va alla splendida tetralogia di Elena Ferrante “L'Amica Geniale”, edizioni E/O, che si aggiudica pure l'Otta Award per la miglior scoperta e per la miglior prosa. Se non la conoscete vi invidio da morire, perché potere rimediare e procacciarvela!
Tra i romanzi “singoli”, invece, sotto il profilo squisitamente letterario, il premio spetta a “Limonov” di Emmanuel Carrère, Adelphi, un capolavoro di sagacia e ironia, anche se quello più appassionante e divertente è stato “Player One” di Ernest Cline, ISBN Edizioni, mentre l'Otta Award per il volume che più mi ha fatto sorridere (e non parlo tanto con la bocca, quanto piuttosto con il cuore) è “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei, ed. E/O, che si becca anche il premio per i personaggi più belli e più amati (a pari merito con “L'Amica Geniale”, però).
Tra i classici, invece, spiccano “Le Guide del Tramonto” di Arthur C. Clarke, Oscar Mondadori, per gli alti concetti espressi e per le idee geniali, più che per la narrazione in sé per sè; “Di Notte sotto il Ponte di Pietra” di Leo Perutz, Ed. E/O, per ineguagliabili atmosfera e magia; mentre una menzione speciale, va al fulminante “La Figlia Femmina” di Anna Giurickovic Dato, Ed. Fazi, per la delicatezza e l'intelligenza con cui è stato affrontato l'argomento spinoso, mentre l'Otta Award per la prosa più impetuosa e fluida va a Wajdi Mouawad con il suo tracimante “Il Volto Ritrovato”, sempre Fazi.
Tra gli altri prediletti annovero quella fantastica colica renale che è “Il Racconto dell'Ancella” di Margaret Atwood, (autrice al secondo posto come miglior scoperta dell'anno), Ed. Ponte alle Grazie, che vanta una trama e una serie di tematiche a dir poco micidiali; “Un'Estate da Ragazzi” di Richard Cox, Baldini & Castoldi, che non è originalissimo, ma mi ha dato qualcosa ad un livello profondo, sul piano dei sentimenti.

Grandi assenti, lo so, “Sleeping Beauty”, di Stephen King & figlio, Ed. Sperling  & Kupfer, e “Il Libro della Polvere” di Philip Pullman, Ed. Salani, che, per quanto mi riguarda, sono senz'altro i più attesi dell'anno.
Il punto, però, è che non li ho ancora finiti, quindi non mi sento di pronunciarmi. Di sicuro presto li recensirò nel dettaglio. 

A domani con gli altri volumi!

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