FIORI
PER ALGERNON
di Daniel Keyes
Algernon
è un topo. Una cavia da laboratorio.
Charlie
è un uomo ritardato.
Charlie
cerca di battere Algernon in intelligenza, cimentandosi nella prova
dei labirinti, ma non è facile: le potenzialità del topo sono state
triplicate grazie ad un esperimento scientifico.
Cui
si sottopone anche Charlie.
E
funziona: non solo Charlie riesce a trionfare su Algernon, ma gli si
spalancano dinanzi le porte della conoscenza e della comprensione,
fino a che, gradualmente, diventa un genio.
Ma
i geni sono destinati alla solitudine e, si sa, la felicità non va a
braccetto con l'intelligenza: Charlie si rende conto di tante cose, e
in particolare di come i compagni di lavoro – faceva l'inserviente
– si prendessero gioco di lui quando era ritardato e ora siano
terrorizzati dalle sue capacità... O di come Alice, la ragazza con
cui ha instaurato una relazione sentimentale, non sia più al suo
livello... O di come i due professori che lo hanno reso ciò che è
siano, fondamentalmente, limitati, con un sapere settoriale e
specifico...
Ma
siamo ancora a metà romanzo circa quando Algernon comincia a perdere
colpi, a regredire... Che succederà allora a Charlie?
Daniel Keyes, nella vignetta del nostro disegnatore
Una
trama geniale, commovente, bellissima; un classico della fantascienza
e una riflessione profonda su tanti aspetti dell'umanità, sulla
solitudine, sulle applicazioni scientifiche... Ma più di tutto,
sulla condizione del diverso. Sui molti modi di esserlo. Sulle
reazioni di chi lo circonda e di lui stesso.
Sulla
natura dell'uomo.
E
il sentimento, già intenso e potente, viene ulteriormente acuito
dallo stile di scrittura: in prima persona, da Charlie. Per cui
passiamo da pagine estremamente poetiche infarcite di errori e
ingenuità (che spesso ci stringono il cuore, perché se Charlie può
permettersi il lusso di non capire, noi invece non possiamo evitarlo)
a pagine in cui concetti e linguaggio si raffinano, raggiungendo un
nuovo doloroso livello di consapevolezza.
Curiosità:
ho conosciuto “Fiori per Algernon” grazie al Dylan Dog n. 23
“L'isola misteriosa”, che gli rende un tenero omaggio. Ma ce ne
sono tracce anche ne “I Simpson”, ad esempio...
Curiosità
II: in origine “Fiori per Algernon” era un racconto... Poi è
stato allungato, integrando in particolare il vissuto di Charlie. Io,
però, ho letto solo il romanzo... Pare che il racconto sia più
incisivo.
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