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giovedì 20 agosto 2015

Una personalità monomaniaca

LA MIA CASA DEI SOGNI


In gioventù avevo progettato un’allegra magione a forma di fungo allucinogeno, adesso mi accontento di aspirazioni più modeste e tradizionali.
Che so benissimo essere irrealizzabili, non solo per l’inevitabile mancanza di adeguate risorse economiche (dovrei essere milionaria o giù di lì), ma altresì perché dubito che, allo stato attuale, il mio progetto sia tecnologicamente sostenibile.
Dunque, intanto voglio che voli e sia invisibile, così che nessuno possa disturbarmi.
E poi grande e provvista di domestici robot, di cosi mangiapolvere, e, perché no, di incantesimi di protezione (di qualunque tipo, compresi quelli per tutelarmi da vulcani, invasioni spaziali e via dicendo. Giusto per stare tranquilli), energeticamente autosufficiente e capace di autoprodurre ossigeno, acqua, carta, alimenti e toner per stampanti.
Al piano terra dovrebbe esserci un grande atrio pieno di libri e divanetti, a seguire, su un piano rialzato dopo una scalinata, un bel bosco di alberi e conigli educati. Tutt’attorno libri, fumetti e statue di personaggi che adoro (per lo più derivanti da fumetti, libri, e film).
Nel bosco anche una bella tavolata (lì si consumerà il desinare), un dondolo per il relax, un’amaca, una cyclette, un assortimento di statue e un pozzo dei desideri (non si sa mai), artisticamente disposti.
Poi, chiuse e isolate, un po’ di stanze noiose, come cucina (con i robot), stanza della manutenzione e dispensa (strafornita di sfiziosità).
Ci sarebbe anche una bella stanza da bagno gigante con tutti i comfort e sotto una piscina olimpionica, più una saletta cinema per il MPM.
Tornando al bosco, guardando in su, in corrispondenza delle pareti, ci sarebbero ampie scalinate che corrono tutte attorno alla casa (in sostanza il centro, immediatamente sopra il bosco, sarebbe vuoto, e il resto si svilupperebbe sui lati), corridoi e passaggi, prospicenti a stanze e salottini che danno sull'esterno, piene di libri (il modello è quello della Feltrinelli di Genova) e di angoli relax, con almeno una stanza dei giochi a piano, per i diversi livelli di infanzia, e un paio di trenini per il giro turistico.
All'ultimo piano (il tredicesimo), le stanze da letto, ciascuna munita di toilette privata. Una ventina, così che possa avere un bel po' di ospiti contemporaneamente.
Niente ascensore.
Il tetto, invece, si potrebbe aprire per contemplare il cielo stellato...
A ben rifletterci, e a rileggere quanto descritto, considerato che la casa è la proiezione spaziale di sé, direi che rivelo una personalità monomaniaca con molte problematiche connesse...

Per fortuna mi accetto come sono!

2 commenti:

  1. Mi fai morire dal ridere! ;-) Gli incantesimi di protezione sono i migliori ... soprattutto quello per produrre toner per stampanti ... chi non vorrebbe questo potere?

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  2. E' che finisce sempre sul più bello... Bau!

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