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martedì 18 agosto 2015

Un labirinto mentale rarefatto e allusivo

MIND MGMT - Vol. 2
di Matt Kindt


E dopo gli spillatini, arriviamo al fantastico secondo volume!
Ed è fantastico sul serio: uno dei fumetti più stimolanti e intelligenti letti quest'anno (e l'anno scorso)!!! Matt Kindt è un genio, tanto che non so da dove iniziare!
Magari dalla trama?
E' spettacolare, altera il tessuto stesso della realtà sguazzando tra le sue pieghe! Sperimentale, misteriosa, lontana dalla linearità (che detesto) come un verme dalla luna, con un montaggio fantastico, simpatici e inquietanti avvisi in cima alle pagine (I contenuti nell'area di stampa costituiscono il rapporto in prima persona di un agente. E' un resoconto di un narratore inaffidabile. Archiviare il rapporto di conseguenza), finte pubblicità occulte, e un modo di narrare fatto di flashback, parentesi e digressioni (e non è detto che qualcosa non accada anche in fondo alla pagina...)...
All'inizio, sono sincera, non ci capivo nulla (e la pubblicazione periodica non aiutava), mi sembrava di perdermi in un labirinto mentale rarefatto e allusivo, ma questo non sottraeva niente al fascino totale da cui ero avvinta! C'erano delle frasi ogni tanto, delle situazioni, che sfioravano il sublime, processandomi il cervello, confondendo essere e non essere, spazio e tempo, e facendomi sentire come una supertossica nel pieno del suo trip...
I personaggi sono ambigui (chi è buono e chi no? Di chi posso fidarmi?) e ancora adesso mi dibatto nel dubbio! Lo adoro! Per tacere dell'originalità di fondo, della complessità dell'ordito, delle molteplici sovrapposizioni, e di questi disegni evanescenti, appena sbozzati, dai colori chiari, sfumati, assolutamente in armonia con la storia.
Storia che è un meraviglioso caos... e che non riassumo: sappiate solo che ci sono spionaggio, complotti, poteri psichici, una scrittrice dal passato misterioso alla ricerca di una trama (o di se stessa), omicidi, attentati, Immortali e la tremenda Cancellatrice...
E anche se può sembrare una vicenda basata soprattutto sull'immaginazione, sono in realtà l'originalità del linguaggio e gli elementi umani a prevalere, mentre come genere... direi che siamo nell'alveo del thriller.
Anche se a venir presa (e sconvolta e deliziata) è soprattutto la mente.

Semplicemente, da divorare.

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