QUI
di Richard McGuire
Un
fumetto incredibile, strabiliante, che è pura arte sequenziale e che
al contempo cristallizza il divenire, l'eternità, facendoci
comprendere quanto siamo piccoli e quanto siamo grandi.
Provocandoci
vertigini e dandoci la sensazione di volare, facendoci assaporar
l'immensità. O restituendocela sotto forma di graphic novel.
Tutto
avviene qui, contemporaneamente, nel salotto di questa bella casa
americana.
1622.
2015.
1903.
Ad
esempio.
E
cambiano gli arredi, i vestiti, o la casa non c'è proprio, o è in
costruzione, o viene dilaniata da un incendio o ricostruita con un
programma informatico...
E
alla vignetta principale – che occupa due intere facciate – si
sovrappongono riquadri più piccoli, che evidenziano come la
quotidianità, nei decenni, resti la stessa (hai ricordato il
portafogli?), o cambi, attraversando vari umori, sfiorando tragedie,
osservandole accadere o condividendo momenti lieti.
O
andando migliaia di anni indietro, o centinaia di anni avanti.
O
mostrando il fatto mentre accade e poi mentre viene ricordato e
riguardato, a distanza di tempo, sotto forma di filmato.
E
a volte è solo la fotografia di un attimo, a volte assistiamo a
intere scene, ci sono ammiccamenti e richiami, mentre l'autore gioca
con noi, offrendoci molto più che una serie di immagini, perché,
mentre le accosta, suggerisce nuovi significati.
E
più procedi con la lettura, più ne vuoi, più sai che comunque non
potrà bastarti...
Perché,
per una mezz'ora, è come essere Dio.
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