LA
STRANA BIBLIOTECA
di Haruki Murakami
Sinceramente
ci sono rimasta un po' male.
Un
po', va be', per il rapporto qualità prezzo: quindici Euro per una
mezz'oretta di lettura... Ci sono i disegni, okay, e sono belli... Ma
non eccezionali, e avrei potuto farne a meno.
E
un po', e soprattutto, mi ha delusa la storia: un raccontino che è
evocativo, fiabesco, ben scritto, allegorico e con qualche bella
trovata in bilico tra horror, fantasy e narrazione per infanti, ma
che, di fatto, non contiene niente di nuovo, non per chi ha già
letto più di due romanzi di Murakami...
C'è
l'atmosfera, quella sì, e una buona prosa, e una fine che mi ha
lasciata vagamente perplessa e che forse avrebbe potuto essere
sviluppata meglio, ma che non mi è dispiaciuta...
Ma
non molto altro...
Originale,
è vero, lo spunto di base – questo ragazzo che va in biblioteca a
leggere e che ad un certo punto vi viene imprigionato allo scopo di
fargli imparare dei tomazzi a memoria per rendere il suo cervello più
saporito... Cervello destinato ad essere mangiato... – , ma
risolto troppo in fretta, troppo sbrigativamente.
E
poi, per i fan, c'è il ritorno dell'Uomo pecora, solo che qui fa una
magra figura, e qualche amena citazione...
Ma
bon.
In
principio Murakami ci sembra di ammiccare a Neil Gaiman, poi torna se
stesso... ma, appunto, non ci propone nulla di innovativo.
Non
lo dico spesso, ma questa volta sì: risparmiate i soldini! O almeno
aspettate l'edizione economica...
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