TRILOGIA
DELLA CITTA' DI K. di Agota Kristof
Dovete
leggerla.
E'
intensa e affilata, fulminante, e vi risucchierà l'anima, alterando
il tessuto di cui è fatta la realtà, strappandovela a morsi di
dosso e poi risputandone i brani, macilenti e bagnati di sangue,
umori e saliva.
“Il
grande quaderno”, almeno, il primo e il più bello dei tre libri
che compongono la trilogia.
Quest'opera
meravigliosa, ripugnante, di imponderabile bellezza e crudeltà, è
composta da capitoli brevissimi, onesti, graffianti e potenti,
radicati nella crudeltà e nella durezza. Con questi due gemelli di
dieci anni, intelligenti e amorali, ma dotati di un codice di
condotta ferreo, ambigui e intransigenti, che la nonna chiama figli
di cagna e che si esercitano per irrobustire il corpo e lo spirito,
oltre qualsivoglia ragionevolezza, e con coerenza assoluta,
sconvolgendoci ed ammaliandoci.
E
si susseguono squallori, miseria e morti che possono apparire
gratuite, abusi ed efferatezze.
Ma
sempre elevati a paradigma, pur rappresentati nella loro
essenzialità, e ammantati di poesia.
E
spogliati di ogni orpello, di ogni indecisione. Di ogni scusa,
pretesto o giustificazione.
Il
secondo libro, “La prova”, è meno scarno, meno feroce. Finisce
esattamente dove termina il primo e pone termine allo “sdoppiamento”
dei protagonisti, uccidendo, però, così, anche una parte di noi. E
si avverte la crudeltà di questo sacrificio, ma anche la sua
ineluttabilità...
L'ultimo,
“la terza menzogna”, è il romanzo meno interessante, il più
prolisso, reo di sconfessare i primi due, e di catturarci in un gioco
di specchi che sa di tradimento e di falsità.
Ma
è comunque stupendo, e comunque perverso, e non potrà che
arricchirci, mentre ci denuda e ci mozza il respiro.
Indimenticabile
capolavoro.
Lo comprerò...ma terrò con tutte le mie forze la mia anima :)
RispondiEliminaTeso... Vedremo se ti sarà possibile ;)! Baci.
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