INIEZIONE
DI FUMETTI STREPITOSI
…Usciti
da poco, che mi fanno godere! Perché presi singolarmente sono belli,
ma insieme ti fanno sberluccicare gli occhi dalla felicità dando
vita ad un carnevale di sentimenti profondi e contrastanti che ti
sollazzano mente e cuore!
Vorrei
recensirli uno per uno, ma visto che ogni settimana altri se ne
aggiungono e sono già in ritardo di non so quanto, questi quattro,
tutti della Bao (grazie, snif, ne avevo bisogno), ve li sparo di
botto:
BLACK
SCIENCE 4 di Remender, Scalera e Dinisio
Perfetto,
come i volumi precedenti. E non sai che cos’è meglio: se la trama,
i disegni, il ritmo o i colori… Una complessa storia di
fantascienza, originale e immaginifica, che però sviluppa tematiche
etiche e personali che vanno al di là di essa: dal fascino oscuro
della scienza e delle sue implicazioni, al concetto di
responsabilità, ai motivi che le determinano e alle molteplici
declinazioni di un tradimento… e che al contempo, anziché scadere
nella verbosa e retorica, riesce ad essere pura, trascinante azione!
Sbalorditivo!
ODIO
FAVOLANDIA di Skottie Young:
Gustoso
mix di zuccherosità, autoironia e splatter caramelloso, con una
ultratrentenne sadica nel corpo di deliziosa bimba settenne destinata
a compiere una missione nel fantastico Regno di Favolandia. Fauni
zombie, lanci di arcobaleni omicidi, disegni superlativi… Ogni
vignetta una chicca, magari cattiva, ogni pagina un colpo di scena.
Provare per credere. Inventiva, immaginazione e sottile, splendida
ferocia all’ordine del giorno.
PLUTONA
di Lemire, Lenox e Bellaire
Romanzo
di formazione dei più originali e colmi di disillusioni, ricco di
spunti e tridimensionalità, con commistioni supereroistiche dai toni
umani, coglie la fragilità della preadolescenza e la crudeltà alla
base delle dinamiche di alcune amicizie. Semplice, lineare, eppure di
uno spessore corposo, che è quello dei sentimenti, sfrontati e puri,
ancora privi di filtri.
SENTINELLE
D’INVERNO di Brian Vaughan e Steve Skroce
Canada
contro Usa cento anni nel futuro: Guerra, thriller e fantascienza si
mescolano in una trama spiazzante, dai connotati cupi, spietati,
all’insegna del ribaltamento, che ci insegnano che in guerra sono
tutti cattivi e tutti buoni, a seconda dei punti di vista. La
narrazione procede rapida e avvincente, tra un flashback e una
rivelazione, e noi siamo interessati tanto a scoprire il passato
quanto le sfumature del presente, che ci appare vieppiù
stratificato.
Non
il miglior Vaughan, ma certamente un buon fumetto.
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