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martedì 20 dicembre 2016

Sconcertante

CHILDREN
di David Bacter


Dunque.
Questo fumetto ha vinto il Project Contest, ossia il concorso che Lucca Comics riserva agli esordienti italiani.
Dopo che l’ho sfogliato, su consiglio del mio prode negoziante di fiducia, l’ho lasciato lì.
Sti disegni mi disgustavano.
Non amo l’underground, lo splatter era troppo accentuato (“spremuto”, se date un’occhiata di persona capite), e c’era qualcosa di ributtante nei corpi e nei tratti somatici dei protagonisti e in tutti quei dettagli e rughe.
Poi, per gli stessi motivi, sono tornata.
L’impatto iniziale era stato forte, e mi è rimasto nelle pupille.
Finché il ribrezzo non è diventato curiosità, quindi interesse.
La verità è che certi stili hanno bisogno di tempo per essere metabolizzati, specie se osano, se non sono convenzionali.
E così ho comprato il fumetto e letto la storia.
Che è come lo stile.
Crudele, spietata, con tocchi grotteschi, assurdi e scatologici, sbudellamenti in abbondanza, disillusioni, deliri mentali… Ma frammisti a ironia e ad umanità.
La storia mi è piaciuta, ma sul serio.
Non è che la consigli prima di andare a dormire.
Però la consiglio. E’ originale, densa di fascino, ed a suo modo di lirismo, di amore, di sentimento.
E sconcerta.
Ed è piena di meraviglie. E schifezze. Che a volte sono la stessa cosa. Mai gratuite, però.

P.S.
Chi è il mio personaggio preferito?
Ma Mosca, è ovvio.

P.P.S.
Non sarebbe il caso, vista la peculiarità dell’opera, di fornire un accenno di trama? No. Gné gné.

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