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venerdì 2 dicembre 2016

Intensi ed esaltanti

IL TALISMANO – LA CASA DEL BUIO
di Stephen King e Peter Straub


Due romanzi collegati, bellissimi, pieni di poesia ed emozione, scritti a quattro mani, in modo meraviglioso, e per giunta collegati, benché senza invadenza e con la dovuta marginalità, che non preclude il sapore della lettura ai neofiti, con “La Torre Nera”!
Devo riconoscerlo, non solo la trama e i personaggi sono stupendi, ma anche il modo naturalissimo con cui lo stile dei due Maestri si fonde, pur restando distinguibile, dando corpo a qualcosa di nuovo, arioso, che valorizza i pregi di entrambi, completandoli a vicenda.
Tutt’e due le opere si prestano ad un coinvolgimento immediato, ad un’affezione quasi istantanea al mondo descritto e ai suoi protagonisti. Entrambe, insomma, appartengono al novero di quei libri lirici e profondi che interiorizziamo, trasformandoli in una parte di noi, amandoli incondizionatamente e soffrendo quando li concludiamo.
E sì, nonostante le remore di King, anche la fine de “La casa del buio” è perfetta.
E se “Il Talismano”, scritto nel 1983 e ambientato per lo più nel mondo parallelo e fantastico de “i Territori”, narra di Jack Viaggiante (o Jack Sawyer) dodicenne, toccando quelle corde della preadolescenza che in me ancora non si sono sopite, conservando intatta la magia dell’innocenza e della purezza con il suo incedere fiabesco da avventura giovanilistica (ma non per questo meno pericolosa, anzi con dichiarate virate horror), “La casa del buio”, che si svolge per lo più nel nostro mondo, a circa vent’anni di distanza (è stato scritto nel 2001), narra di un Jack adulto ed ex poliziotto, e ha una dimensione più realistica e, pur non rinunciando alle caratteristiche fantasy, che, anzi, accentuano i richiami con l’universo di Roland, ed in particolare con il racconto “Le piccole sorelle di Eluria”, preferisce concentrarsi sul tema del Serial Killer. Anche se…

Tra i romanzi più intensi ed esaltanti di entrambi gli autori, sebbene forse abbia preferito “Il Talismano” (più magico), magari solo perché l’ho letto parecchi anni prima, con tutto che… è stato così bello conoscere Henry, il DJ cieco de “La casa del buio”, uno dei pochi amici di Jack…

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