IL
TALISMANO – LA CASA DEL BUIO
di Stephen King e Peter Straub
Due
romanzi collegati, bellissimi, pieni di poesia ed emozione, scritti a
quattro mani, in modo meraviglioso, e per giunta collegati, benché
senza invadenza e con la dovuta marginalità, che non preclude il
sapore della lettura ai neofiti, con “La Torre Nera”!
Devo
riconoscerlo, non solo la trama e i personaggi sono stupendi, ma
anche il modo naturalissimo con cui lo stile dei due Maestri si
fonde, pur restando distinguibile, dando corpo a qualcosa di nuovo,
arioso, che valorizza i pregi di entrambi, completandoli a vicenda.
Tutt’e
due le opere si prestano ad un coinvolgimento immediato, ad
un’affezione quasi istantanea al mondo descritto e ai suoi
protagonisti. Entrambe, insomma, appartengono al novero di quei
libri lirici e profondi che interiorizziamo, trasformandoli in una
parte di noi, amandoli incondizionatamente e soffrendo quando li
concludiamo.
E
sì, nonostante le remore di King, anche la fine de “La casa del
buio” è perfetta.
E
se “Il Talismano”, scritto nel 1983 e ambientato per lo più nel
mondo parallelo e fantastico de “i Territori”, narra di Jack
Viaggiante (o Jack Sawyer) dodicenne, toccando quelle corde della
preadolescenza che in me ancora non si sono sopite, conservando
intatta la magia dell’innocenza e della purezza con il suo incedere
fiabesco da avventura giovanilistica (ma non per questo meno
pericolosa, anzi con dichiarate virate horror), “La casa del buio”,
che si svolge per lo più nel nostro mondo, a circa vent’anni di
distanza (è stato scritto nel 2001), narra di un Jack adulto ed ex
poliziotto, e ha una dimensione più realistica e, pur non
rinunciando alle caratteristiche fantasy, che, anzi, accentuano i
richiami con l’universo di Roland, ed in particolare con il
racconto “Le piccole sorelle di Eluria”, preferisce concentrarsi
sul tema del Serial Killer. Anche se…
Tra
i romanzi più intensi ed esaltanti di entrambi gli autori, sebbene
forse abbia preferito “Il Talismano” (più magico), magari solo
perché l’ho letto parecchi anni prima, con tutto che… è stato
così bello conoscere Henry, il DJ cieco de “La casa del buio”,
uno dei pochi amici di Jack…
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