ASSURDO
UNIVERSO
di Fredric Brown
Un
classico della fantascienza, scritto nel 1949, che sfrutta la tesi
degli universi paralleli, ma grottesco, esagerato e spassoso, che si
compiace di prendersi in giro e di deridere il suo stesso genere di
appartenenza!
Almeno
per quanto riguarda quel tipo di fantascienza popolare e non troppo
raffinata propria degli anni 50, a base di ragazze discinte, nemici
insettoidi, e ameni stereotipi... Con tutto che ci sono anche
invenzioni piuttosto gustose, ad esempio la totalnebbia artificiale,
fondamentale per imporre il coprifuoco (e ripresa, se non erro, nel
Dylan Dog n. 59 “Gente che scompare”, che, guarda caso, si
destreggia tra gli universi paralleli)...
Lo
stile ironico farà il resto, e catturerà dalla prima all'ultima
pagina!
Si
comincia con Keith Witon, trentunenne impiegato come dirigente presso
una rivista fantascientifica, che viene improvvisamente precipitato
(a causa di un razzo) in un universo parallelo dove viene scambiato
per una spia, la sua vita sarà messa più volte a repentaglio, e...
dove i Terrestri combattono contro degli insettacci ipervitaminizzati
chiamati Arturiani!
Come
farà il nostro eroe a tornare a casa, o almeno nel suo universo
(presumibilmente il nostro)?
Fredric Brown, ritratto dal nostro vignettista
La
storia è rocambolesca e avventurosa, ricca di colpi di scena, di
ritmo, di ricercate buffosità, satira e simpatia, che divengono
vieppiù preponderanti man mano il protagonista assimila le regole
della sua nuova realtà...
Insieme
alla “Guida galattica per autostoppisti”, il romanzo di
fantascienza più divertente che abbia mai letto... ma “Assurdo
Universo” mi è piaciuto di più, perché è più sofisticato e
più arguto!
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