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lunedì 4 maggio 2015

Cattura dalla prima all'ultima pagina


ASSURDO UNIVERSO
di Fredric Brown

 
Un classico della fantascienza, scritto nel 1949, che sfrutta la tesi degli universi paralleli, ma grottesco, esagerato e spassoso, che si compiace di prendersi in giro e di deridere il suo stesso genere di appartenenza!

Almeno per quanto riguarda quel tipo di fantascienza popolare e non troppo raffinata propria degli anni 50, a base di ragazze discinte, nemici insettoidi, e ameni stereotipi... Con tutto che ci sono anche invenzioni piuttosto gustose, ad esempio la totalnebbia artificiale, fondamentale per imporre il coprifuoco (e ripresa, se non erro, nel Dylan Dog n. 59 “Gente che scompare”, che, guarda caso, si destreggia tra gli universi paralleli)...


Lo stile ironico farà il resto, e catturerà dalla prima all'ultima pagina!

Si comincia con Keith Witon, trentunenne impiegato come dirigente presso una rivista fantascientifica, che viene improvvisamente precipitato (a causa di un razzo) in un universo parallelo dove viene scambiato per una spia, la sua vita sarà messa più volte a repentaglio, e... dove i Terrestri combattono contro degli insettacci ipervitaminizzati chiamati Arturiani!

Come farà il nostro eroe a tornare a casa, o almeno nel suo universo (presumibilmente il nostro)?

Fredric Brown, ritratto dal nostro vignettista
 
La storia è rocambolesca e avventurosa, ricca di colpi di scena, di ritmo, di ricercate buffosità, satira e simpatia, che divengono vieppiù preponderanti man mano il protagonista assimila le regole della sua nuova realtà...

Insieme alla “Guida galattica per autostoppisti”, il romanzo di fantascienza più divertente che abbia mai letto... ma “Assurdo Universo” mi è piaciuto di più, perché è più sofisticato e più arguto!

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