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venerdì 22 maggio 2015

E sia come sia


IL QUADERNO DI MAYA
di Isabel Allende
 
 
Per essere della Allende, questo romanzo non è granché... Non è malvagio, ci sono una bella atmosfera, uno stile caldo e avvolgente, che trasuda umanità, descrizioni intense e sentimenti forti, solo che...

Impiega troppo a decollare.

La vicenda di ribellione e perdizione di Maya, di per sé, regge pure, bello il legame con i nonni e la ridda di personaggi pittoreschi, efficace la resa del degrado urbano e del degrado dell'anima, delle solitudini e dei congiungimenti, ma si indulge troppo sull'isola di Chiloè... E' affascinante, non lo nego, e ricca di aspetti suggestivi, ma sono davvero molte le pagine in cui non accade nulla, in cui il ritmo si smorza e si assopisce...

E poi, non lo so, la stessa Maya, la protagonista, è carina, simpatica, ma non mi arriva al cuore, nonostante il suo “iper-sentire” e la sua genuinità.

Più interessante la tematica sviluppata verso la fine, con i soliti (soliti per la Allende) riferimenti al colpo di Stato cileno e alle sue conseguenze, la sequela di rivelazioni e colpi di scena, e l'escalation drammatica... Ma non basta.

Perché troppe volte l'autrice vi ha attinto e ora si ha l'impressione che ci venga propinata sempre la stessa roba, nonostante le variabili relative alla collocazione geografica e al passato delle protagoniste.

Se si fossero tagliate duecento pagine abbondanti, allora avrei potuto dire di aver letto un romanzo piacevole, non particolarmente originale, ma sicuramente pulsante di vita, di affetti e di passioni. Così, invece, per quanto comunque spiacevole non sia, mi ha dato soprattutto un senso di pesantezza, pur costellato dagli elementi di pregio tipici della Allende.

Lo stile, ad esempio, il frasario, la sensualità insita in ogni accento...

Quindi?

Quindi c'è di meglio di Isabel Allende.

Ma se devo considerare il romanzo come avulso dalla sua produzione, non posso che ammettere, nonostante tutto, che i pregi superano di gran lunga i difetti.

A parte ciò, beh... ogni tanto un romanzo della Allende ci vuole. E sia come sia.

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