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giovedì 28 maggio 2015

Risuona di molti echi bessoniani

LUCY
di Luc Besson


All'inizio pare un thriller o un film drammatico, con questa povera studentessa, non particolarmente sveglia (specie in merito alla scelta del “fidanzato”), che, suo malgrado, finisce invischiata in una storia più grande di lei, con delinquenti veri e senza scrupoli, omicidi e droga... Poi il registro cambia, diviene più frenetico, e si mescola alla fantascienza, all'azione (con qualche sequenza davvero adrenalinica), ma anche a riflessioni profonde – per quanto implicite – sull'escatologia e la scienza, sul potere e sull'animo umano, e sul tempo, persino, che alla fin fine è l'unica unità di misura davvero importante... E la povera studentessa diventa un'eroina, evolve, matura, e non è neppure così tonta e superficiale come sembrava all'inizio... Magari alcune sue scelte ci urtano un po' (troppo poco il rispetto per l'altro, anche quando è solo una comparsa), però, in ultimo, ci piace come diventa, ne apprezziamo la morale (quando emerge), ci commuove la chiamata alla madre, e la storia ci affascina...
Scarlett Johansson, con la sua bovina incapacità di esprimere emozioni e l'annessa semi-paralisi facciale, è perfetta per la parte e, per una volta, anziché sottrarre, riesce ad aggiungere qualcosa al personaggio che interpreta, sia come vacchetta scervellata, sia come spietata macchina da guerra dai sentimenti forti, ma controllati!
Preziosi, poi, e utili per decifrare da subito la piega che prenderà la trama, gli inserti con le spiegazioni accademiche di Morgan Freeman, il quale, in un certo senso, rappresenta lo studioso, ma anche l'umano, dinnanzi a quello che umano non è più... intelligente, acuto, ma anche ricco di autentica empatia e calore umano, appunto.
Sì, il film mi è piaciuto, pur non essendo da dieci e lode: ne apprezzo la costruzione frammentaria ma organica, il mix di generi e di intenti, la trama e le tematiche sottese.
Senza dubbio, risuona di molti echi bessoniani (da “Il quinto elemento” a “Leon”), anche per la caratterizzazione e il percorso di maturazione della protagonista, ma al contempo ci regala qualcosa di nuovo, di intenso, di pluristratificato, che non si esaurisce in una sola visione, ma che scatena concatenazioni di pensieri, di elaborazioni, di significati...

Una lieta sorpresa.

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