FORREST
GUMP
di Winston Groom
Lo
so che tutti conosco il film, non sto neanche a riassumerlo... Ed è
davvero bello. Divertente, commovente, appassionante e ricco di
assurda saggezza.
Ma
prima viene il romanzo.
Anzi,
forse mi sbaglio, ma nei recessi della mia memoria mi sembra
addirittura di averne letti due (probabilmente sono io ad essere
pazza, perché in rete non riesco a trovare traccia del presunto
seguito).
Sta
di fatto che quella su carta è un'avventura altrettanto speciale, ma
non sempre identica... le linee cardine sono le stesse, ritroviamo
Jenny e la mamma di Forrest (ma con valenze differenti e meno
caratterizzate, specie la madre), e lui è irresistibile anche senza
lo zampino del pur ottimo Tom Hanks... Si attraversa anche qui la
storia americana, ma seguendo tappe parzialmente differenti, in modo
leggero e squinternato, ma al contempo profondo e sagace, prestando
maggior attenzione, però, a Forrest che non agli eventi esterni.
Lo
stile dell'autore, con il nostro eroe che ci racconta le sue
vicissitudini in prima persona, è simpaticissimo, veloce, vulnerato
appena da qualche sporadico inciampo... A dire la verità, rispetto
al film, ho percepito un'intensità maggiore, una tristezza sommessa,
stemperata dall'ironia, ma più dolente, più radicata...
Pure
Forrest è diverso nella sua versione originale: più consapevole di
se stesso e dei suoi limiti, meno ingenuo, meno candido, ma
straordinariamente sincero e divertente!
Come
nel film si alternano sconfitte e successi, ma Forrest affronta tutto
allo stesso modo, come viene, e sempre finisce per rialzarsi!
In
effetti, stupendo è soprattutto il duplice sottotesto dell'opera,
ossia: non bisogna arrendersi mai, e ci si deve accettare come si è,
ma senza limitarsi.
Solo
che nel film la faccenda viene affrontata con maggior incanto, nel
libro con più arguzia...
Da
riscoprire!
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