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mercoledì 20 maggio 2015

Un'avventura altrettanto speciale


FORREST GUMP
di Winston Groom

 
Lo so che tutti conosco il film, non sto neanche a riassumerlo... Ed è davvero bello. Divertente, commovente, appassionante e ricco di assurda saggezza.

Ma prima viene il romanzo.

Anzi, forse mi sbaglio, ma nei recessi della mia memoria mi sembra addirittura di averne letti due (probabilmente sono io ad essere pazza, perché in rete non riesco a trovare traccia del presunto seguito).

Sta di fatto che quella su carta è un'avventura altrettanto speciale, ma non sempre identica... le linee cardine sono le stesse, ritroviamo Jenny e la mamma di Forrest (ma con valenze differenti e meno caratterizzate, specie la madre), e lui è irresistibile anche senza lo zampino del pur ottimo Tom Hanks... Si attraversa anche qui la storia americana, ma seguendo tappe parzialmente differenti, in modo leggero e squinternato, ma al contempo profondo e sagace, prestando maggior attenzione, però, a Forrest che non agli eventi esterni.

Lo stile dell'autore, con il nostro eroe che ci racconta le sue vicissitudini in prima persona, è simpaticissimo, veloce, vulnerato appena da qualche sporadico inciampo... A dire la verità, rispetto al film, ho percepito un'intensità maggiore, una tristezza sommessa, stemperata dall'ironia, ma più dolente, più radicata...

Pure Forrest è diverso nella sua versione originale: più consapevole di se stesso e dei suoi limiti, meno ingenuo, meno candido, ma straordinariamente sincero e divertente!

Come nel film si alternano sconfitte e successi, ma Forrest affronta tutto allo stesso modo, come viene, e sempre finisce per rialzarsi!

In effetti, stupendo è soprattutto il duplice sottotesto dell'opera, ossia: non bisogna arrendersi mai, e ci si deve accettare come si è, ma senza limitarsi.

Solo che nel film la faccenda viene affrontata con maggior incanto, nel libro con più arguzia...

Da riscoprire!

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