JAYBIRD
di Lauri e Jaakko Ahonen
Una
bomba insperata questo fumettino, curiosamente pubblicato da San
Paolo (sì, la casa editrice della Chiesa Cattolica) e acquistato
principalmente il virtù del suo prezzo bassissimo e grazie
all'insistenza del mio fumettivendolo...
Una
bomba per questi disegni pazzeschi, tenerosi e incisivi, tragici e
ulceranti, una bomba per i suoi contenuti, costruiti su allusioni e
suggestioni dalla forza devastante, che ci portano a riflettere su
problemi stratificati, suscettibili di molteplici interpretazioni, e
di cui, mentre li si vive, non si riesce sempre ad essere consci,
individuandone i confini...
Quando
dobbiamo mettere in discussione le verità che diamo per acquisite e
il rapporto con i nostri genitori? Quanto può far male la
solitudine? Quanto la paura si autoalimenta e diventa ossessione?
Qual è il confine tra innocenza e colpa? Tra richiesta di aiuto e
persecuzione?
E
pensare che, in mezzo a tanti concetti, peraltro meramente
esemplificativi, pochissime parole vengono spese, giocando tutto su
quello che accade, mentre accade, in diretta... Finché non ci lascia
allibiti, con le piume arruffate e il becco tremante.
E
sembra impossibile che fatti così forti possano esserci narrati
tramite un uccellino antropomorfo dall'aria così adorabile e carina.
Eppure i suoi occhioni esprimono bene l'angoscia, il dolore e la
desolazione dell'anima... E ci convincono, sin dalla copertina.
La
storia assomiglia ad un thriller, con punte di inquietudine intensa
che corteggiano l'horror e finale a sorpresa, perché è chiaro, non
tutto ci viene svelato da subito, e noi siamo tormentati dagli
incubi...
Come
mai siamo rimasti solo noi e la nostra anziana madre, in questa
vecchia dimora polverosa, in cui l'unica compagnia è rappresentata
dai ragni? Che fine hanno fatto gli altri? C'erano altri? Perchè
porte e finestre sono sprangate? Che c'è là fuori? Potrebbe
entrare? E, nel caso, noi saremmo in grado di difenderci? Ne
dubitiamo... Perché siamo piccoli e incerti, e abbiamo una fifa
blu...
Che
diamine, mi ha riportato alla mente “La casa sull'abisso” di
William Hope Hodgson!
Da
leggere assolutamente.
A
prescindere dall'età.
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