Se ti è piaciuto il mio blog


web

giovedì 14 maggio 2015

Mille piccole rivelazioni

CINQUE QUARTI D'ARANCIA
di Joanne Harris


Il romanzo più bello, più completo (perché letto questo gli altri sembrano sue derivazioni, frammenti, schegge irrisolte), più articolato, evocativo, caldo e intenso di Joanne Harris!
In cui, come in Chocolat, assaggiamo la sensualità dei sapori e degli aromi, ma ove le relazioni umane sono più complicate, meno lineari, appesantite da segreti, sedimenti, e da ricordi sepolti nel passato, che tuttavia non hanno cessato di mordere.
Drammi familiari intrecciati a drammi storici, la magia dell'infanzia e le solitudini dell'età adulta... Sentimenti forti, situazioni che lo sono ancora di più, e che in qualche modo hanno bisogno di essere affrontate, sia pure a distanza di così tanto tempo.
Ma che cosa è successo, dunque?
Ce lo racconta la protagonista, la sessantenne Framboise, che adesso, mentre si affaccia alla vecchiaia, torna nella casa dove è cresciuta, rimembrando quel tragico fatto che ha cambiato tutto – determinando le pieghe del futuro – e rielaborandolo a sua volta...
Il contesto è drammatico, quello della guerra e quello familiare, composto da Framboise bambina, dai fratelli di poco maggiori, Cassis e la bella Reinette, e dalla madre, costretta a crescerli da sola e afflitta da tremende emicranie, percepita dai figli come una nemica, una tiranna, a causa della sua severità... Per cui si procede per gradi, scoprendo le carte a poco a poco, ma senza pesantezze, senza lungaggini, in modo, semplicemente, che nulla ci sfugga.
Ci godiamo ogni parola, e la prosa dolce e corposa della Harris pare avvolgerci in un coacervo di odori, sensazioni, ricordi per poi esplodere nel climax finale e nelle mille piccole rivelazioni che ci accompagnano sin lì.
Uno degli elementi più interessanti è proprio l'approfondimento delle dinamiche familiari, che corre su un doppio binario, proiettato sul presente e sul passato, i quali si rivelano l'uno il contraltare dell'altro, completandosi a vicenda. E poi, sì, passato e futuro interdipendenti e allacciati, e innocenza e colpa crudelmente mescolate, ree di scottare ancora, a distanza di decenni, ustionando noi, mentre ci rendiamo conto, e facendoci portare le mani alle labbra per l'orrore.

E se il titolo ci pare bellissimo – come è – aspettiamo di conoscerne il significato...

Nessun commento:

Posta un commento