CARAVAGGIO
di Milo Manara
Niente
male, davvero! Manara riesce finalmente a contenersi, a non eccedere
e... Beh... Per i suoi parametri.
A
parte gli atti espliciti – che alla fine risultano persino
ripetitivi – , le parolacce sono troppe e pure gratuite, anche
tenuto conto dell'ambiente sociale e dell'epoca. Di certo, però,
rispetto ad altre sue opere storiche (come “Il Gioco”), in cui a
darmi fastidio non è l'erotismo in sè, quanto la volgarità in cui
troppo spesso degenera, specie a livello verbale, l'autore riesce a
misurare la sua propensione per l'oscenità e a regalarci comunque
una graphic novel, se non perfetta, senz'altro pregevole...
Il
livello, per intenderci, è quello de “I Borgia” (testi di
Jodorowski), che, come dicevo, non è niente male!
Come
al solito (non che al riguardo ci fossero dubbi), i disegni sono
meravigliosi, le fanciulle trasudano sensualità e malizia, i
dettagli, i paesaggi, e persino la reinterpretazione dei quadri di
Caravaggio (immaginavo si sarebbero utilizzate riproduzioni
fotografiche, invece Manara ha optato per una soluzione più
personale), sono stupendi.
La
trama, pur non scevra da pecche, è scorrevole, piacevolmente
strutturata, e permeata dall'amore per la pittura e per le donne,
impreziosita da tocchi realistici e avventurosi. La storia,
naturalmente, è romanzata, ma – per quelli che sono i miei ricordi
scolastici e non – non ho ravvisato note stridenti, ed anzi ho
apprezzato la ricostruzione della città, delle botteghe, della vita
del Seicento, così come tanti elementi di contorno e il carattere
focoso del protagonista...
In
generale, prevalgono “le impronte alla Manara” e
l'intrattenimento, ma non c'è solo questo, e il nostro artista,
talvolta, pare quasi tracciare dei sottili parallelismi tra
Caravaggio e se stesso. Non espliciti, e pertanto ancor più
preziosi, quasi di due anime che si sfiorano.
E
forse, al di là dell'argomento – che mi affascina da sempre – e
della magnificenza estetica, è proprio questo l'elemento che ho
preferito, e che trovo di una dolcezza e di una bellezza sconfinate.
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