SOIL
di Atsushi Kaneko
Di
sicuro il manga più interessante che ho tra le mani da mesi: parte
come poliziesco, con una famiglia scomparsa, e immediatamente si
complica con una ridda di misteri che nulla hanno di ovvio o di
scontato... Indaghiamo, approfondiamo, e poi cominciamo ad intuire
una soluzione, che in parte cela le sue motivazioni nell'animo umano,
ma in parte nel soprannaturale, con teorie suggestive, originali e
coerenti, affascinanti di per sé stesse.
La
cosa più straordinaria, però, è data dalla non prevedibilità e
non banalità sia della costruzione della trama sia della storia
stessa che, anche quando fornisce spiegazioni, non delude, ma, anzi,
incrementa il tasso di curiosità.
I
colpi di scena si susseguono rapidi, a più livelli, dimostrando che
tutto quel che vediamo può avere due facce, che la realtà è
molteplice e complicata, che al nero si mescola il bianco e in mezzo
ci sono più toni di grigio, e sovente le cose non sono come
appaiono...
Che
la famiglia scomparsa e apparentemente perfetta è odiata da tutti.
Che
la cittadina di Soil, apparentemente placida e serena, è un coacervo
di fango e melma.
E
questo è ancora il meno.
Perché
la trama procede arricchendosi, moltiplicando i fili narrativi e le
sottotrame, e riuscendo al contempo a gestire tutto, senza perdersi o
scordare nulla, corteggiando la fantascienza e l'immaginazione, ma
sfumando altresì, talvolta, nell'horror soft, o nella commedia nera,
il tutto conservando un ottimo ritmo, che sovente si fa concitato e
attanaglia il fruitore.
Interessanti
poi, e insoliti per un manga, i disegni: di una pulizia estrema e dal
retrogusto quasi americano, più che nipponico, realistico e
puntiglioso, con sfondi dettagliati, alla francese, e volti
espressivi dai lineamenti marcati, che favoriscono la
caratterizzazione.
Solo
undici numeri (9 già editi).
Da
divorare.
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