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mercoledì 14 settembre 2016

Una Family non così Modern

LIFE IN PIECES


Serie Tv sul falso modello di “Modern Family”, suddivisa in episodi brevissimi, ed incentrata su quattro nuclei familiari, che sostanzialmente sono uno enorme: costituito dai nonni (Dianne West e James Brolin) e dalle famiglie dei loro tre figli: Heather (Betsy Brandt), casalinga con marito medico e tre ragazzini tra i 16 e i 10 anni circa (Tyler, Samantha e Sophia, la più piccola, irresistibilmente precoce); Matt, che vive nello scantinato dei suoi ed è fidanzato con Colleen; Greg (Colin Hanks), sposato con Jen (Zoe Lister-Jones) e neopapà di una bimba, Lark...
Insomma, una sitcom meno “modern”, ma ugualmente “family”, più classica in quanto a soggetti rappresentati (niente strabordante sposa trofeo, niente coppia gay, niente adozione...), ma più peperina in quanto a tematiche... Anche perché, a vedere tanti episodi di seguito, ci si rende conto di come i membri di questa famiglia, per quanto apparentemente rispettabili e “normali”, siano in realtà un po' beceri, sebbene, naturalmente, ci si voglia sempre bene e, in fondo in fondo, si possa pure arrivare a scusarli... più o meno.
In linea di massima si alternano risate e sorrisini, non ci si spancia, ma ci si rilassa e si sta volentieri in compagnia di questi personaggi che hanno il pregio maggiore nel combinare insieme i propri caratteri in modo riuscito e nel creare – disfunzionalità marginali a parte – un ambiente simpatico e, nonostante tutto, sereno. Le situazioni in cui di volta in volta incappano sono abbastanza ordinarie (anche se i personaggi di contorno sono parecchio esasperati), e di solito si cerca, per ogni episodio, un finalino arguto, o quanto meno ironico, che fa pensare un po' ad un siparietto.
Se questa strategia narrativa per forza di cose infligge una certa frammentarietà alla serie, al contempo evita ristagni e momenti morti, permettendoci di concentrarci più agevolmente sui singoli nuclei familiari, almeno quando non si opta per l'evento di gruppo, che non manca mai e di norma risulta assai gradevole.
Peraltro la sitcom non è priva di continuity, per cui, sebbene alcuni episodi facciano stato a sé, conviene rispettare l'ordine delle puntate.

A spiccare nel cast, oltre ai due capostipiti, la bravissima e talvolta pungente Zoe Lister-Jones, dalla fantastica mimica facciale, e Giselle Eisenberg, nei panni della piccola e serissima Sophia.

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