LIFE
IN PIECES
Serie
Tv sul falso modello di “Modern Family”, suddivisa in episodi
brevissimi, ed incentrata su quattro nuclei familiari, che
sostanzialmente sono uno enorme: costituito dai nonni (Dianne West e
James Brolin) e
dalle famiglie dei loro tre figli: Heather (Betsy Brandt), casalinga
con marito medico e tre ragazzini tra i 16 e i 10 anni circa (Tyler,
Samantha e Sophia, la più piccola, irresistibilmente precoce); Matt,
che vive nello scantinato dei suoi ed è fidanzato con Colleen; Greg
(Colin Hanks), sposato con Jen (Zoe Lister-Jones) e neopapà di una
bimba, Lark...
Insomma,
una sitcom meno “modern”, ma ugualmente “family”, più
classica in quanto a soggetti rappresentati (niente strabordante
sposa trofeo, niente coppia gay, niente adozione...), ma più
peperina in quanto a tematiche... Anche perché, a vedere tanti
episodi di seguito, ci si rende conto di come i membri di questa
famiglia, per quanto apparentemente rispettabili e “normali”,
siano in realtà un po' beceri, sebbene, naturalmente, ci si voglia
sempre bene e, in fondo in fondo, si possa pure arrivare a
scusarli... più o meno.
In
linea di massima si alternano risate e sorrisini, non ci si spancia,
ma ci si rilassa e si sta volentieri in compagnia di questi
personaggi che hanno il pregio maggiore nel combinare insieme i
propri caratteri in modo riuscito e nel creare – disfunzionalità
marginali a parte – un ambiente simpatico e, nonostante tutto,
sereno. Le situazioni in cui di volta in volta incappano sono
abbastanza ordinarie (anche se i personaggi di contorno sono
parecchio esasperati), e di solito si cerca, per ogni episodio, un
finalino arguto, o quanto meno ironico, che fa pensare un po' ad un
siparietto.
Se
questa strategia narrativa per forza di cose infligge una certa
frammentarietà alla serie, al contempo evita ristagni e momenti
morti, permettendoci di concentrarci più agevolmente sui singoli
nuclei familiari, almeno quando non si opta per l'evento di gruppo,
che non manca mai e di norma risulta assai gradevole.
Peraltro
la sitcom non è priva di continuity, per cui, sebbene alcuni episodi
facciano stato a sé, conviene rispettare l'ordine delle puntate.
A
spiccare nel cast, oltre ai due capostipiti, la bravissima e talvolta
pungente Zoe Lister-Jones, dalla fantastica mimica facciale, e
Giselle Eisenberg, nei panni della piccola e serissima Sophia.
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